‘I nostri gioielli? Se li cediamo è per investire’

Sassuolo, il d.g. Carnevali: "Vendere non significa indebolirsi, ma puntare sui giovani. Consideriamo solo offerte importanti"

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"Per adesso – dice - siamo molto soddisfatti di quello che stiamo facendo". Poi Giovanni Carnevali, d.g. del Sassuolo, aggiunge che sarà un finale di stagione importante per i neroverdi, "e difficile, contro squadre di livello come Juventus, Napoli e Milan". Ma se dici Carnevali dici inevitabilmente mercato e così, anche a 48 ore da Sassuolo-Juventus, è la vetrina neroverde a tenere banco, e Carnevali non manca di lucidarne i gioielli, non foss’altro perché su di loro muovono proprio quelle big che il Sassuolo incrocia da qui a fine stagione e alle quali, fa capire Carnevali, sarà difficile resistere a fine anno, ove muovessero con la convinzione e gli argomenti (ovvero soldi) giusti.

"Ad oggi c’è interesse ma non ci sono offerte, ed il nostro obiettivo è continuare per la nostra strada, continuare a crescere", ha detto ancora Carnevali ai microfoni di Sky, sottolineando come, a dispetto del gran parlare che si fa dei giocatori del Sassuolo, "cederemo solo di fronte ad offerte importanti, e nella nostra politica cedere non significa necessariamente indebolirsi, quanto avere la possibilità di investire sui giovani". La stagione in corso, in questo senso, è paradigmatica: mister Dionisi debuttante strapromosso, Frattesi per Locatelli, poi Scamacca e la consacrazione ad altissimo livello di Raspadori hanno fatto tornare i conti, e mica è detto che i conti vadano rifatti daccapo a giugno, "perché magari cediamo solo un giocatore, o nessuno". C’è tempo, insomma: meglio restare a Sassuolo-Juventus, allora, non senza dire, a margine dell’endorsement verso i bianconeri che proprio Raspadori ha affidato alla Gazzetta dello Sport ("Mi piace il ruolo di Dybala"), che "immagino Giacomo non volesse dire che vuole essere il suo sostituto, ma ci sta che ambisca a giocare in un grande club". E forse succederà, fa capire Carnevali, ma mica è detto che debba succedere domani, e il teorema del plenipotenziario neroverde vale per l’attaccante bolognese come per Scamacca, del cui rinnovo Carnevali da’ merito "alla nostra proprietà, che resta forte e ha dato l’input per perfezionare l’operazione". E ovviamente per Berardi, che sarebbe "molto ma molto difficile sostituire, vista la qualità che ha". In fondo, chiosa il dirigente neroverde, "tutti i club italiani, noi per primi, abbiamo delle difficoltà" e Sassuolo, come noto, è bottega cara.

s. f.