Il Carpi riapre la corsa al titolo d’inverno

Cinque giornate al giro di boa ma nessun scontro diretto. La completa rinascita di Jelenic ha fatto ultimamente la differenza

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Sono bastati 15 giorni a tutto gas, con due vittorie pesanti e qualche intoppo ai piani alti fra le rivali, per riportare il Carpi in piena lotta per la promozione diretta. In attesa di capire se il gruppetto si allargherà con la Feralpi Salò (che ha giocato ieri sera), la corsa al primo posto si è di nuovo ristretta e ora vede coinvolte 5 squadra racchiuse in appena 4 punti. Dai 30 del Vicenza, passando ai 29 di Padova e Sudtirol, ai 27 della Reggiana e ai 26 del Carpi. Dopo Imola la squadra di Riolfo era stata risucchiata nella parte di coda del vagone, ma con 6 punti fra Ravenna e Arzignano la volata per il titolo d’inverno a 5 gare dal giro di boa è più che aperta.

EQUILIBRIO. La parola d’ordine lassù è equilibrio. Perché appena qualcuno fa uno scatto dietro l’angolo c’è la foratura, anche quella più inattesa. Era successo alla fuggitiva Padova in casa col Ravenna, allo stesso Carpi che prima del ko col Modena aveva visto avvicinarsi a -2 la vetta. Ma nessuno al momento può dirsi con certezza più forte di nessuno. E la classifica avulsa degli scontri diretti fra le prime 5 ribadisce questo concetto coi numeri. In attesa che si giochino le ultime due sfide (alla 16ª giornata Sudtirol-Vicenza e alla 19ª Reggiana-Padova), il Carpi è l’unica squadra a non avere più gare contro le dirette concorrenti.

Nelle 4 sfide giocate (di cui 3 fuori) la squadra di Riolfo è in perfetto equilibrio, avendo battuto il Sudtirol, pareggiato con Vicenza e Padova e perso a Reggio Emilia. I 5 punti conquistati sono in linea col bottino delle rivali, che però hanno giocato tutte 3 gare. La migliore per ora è la Reggiana con 6 punti (successo con Carpi e Sudtirol e ko a Vicenza), mentre dietro al Carpi con 4 punti ci sono Vicenza e Padova, chiude il Sudtirol che ne ha 3.

OGNUNA UN PREGIO. Anche i numeri del campionato dicono che tutte e cinque le prime della classe hanno qualcosa in cui primeggiano nella classifica generale. Il Carpi è la miglior squadra per rendimento interno, con 16 punti conquistati sui 21 disponibili nelle 7 gare al «Cabassi». Il Vicenza con appena 7 gol subiti (3 in casa e 4 fuori) è la miglior difesa del girone. Il Sudtirol vanta il miglior attacco del campionato con 23 reti segnate (assieme alla Virtus Verona). Il Padova è stata la squadra che per più tempo ha guidato in solitario la classifica nelle prime 14 giornate. La Reggiana quella che fra tutte ha perso meno, appena una sconfitta sul campo del Vicenza.

JELENIC D’ORO. In attesa di ricevere domenica la Fermana, il Carpi intanto si gode la completa rinascita di Enej Jelenic, l’uomo d’oro del colpo di Vicenza con l’Arzignano con la sua rete da tre punti. Ha fatto bene mister Riolfo a insistere su di lui dopo il mese e mezzo di stop che gli aveva fatto perdere 6 gare. «Solo giocando può tornare a fare la differenza» aveva spiegato il tecnico sul suo utilizzo continuato, anche se non al top, dopo il rientro. E ora che ha ritrovato il gol su azione 11 mesi dopo l’ultima volta, il Carpi sa di avere una freccia decisiva, che (e non guasta) porta anche bene. Gli ultimi suoi 5 gol hanno infatti coinciso con altrettante vittorie biancorosse: l’anno scorso a Padova e Cremona, quest’anno contro Cesena, Ravenna e Arzignano.