"Il Carpi se la può giocare come 7 anni fa a Lecce..."

"Il migliore piazzamento potrebbe però essere uno svantaggio".

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Da Fabio Brini a Giancarlo Riolfo. L’ultima volta che il Carpi ha dato l’assalto alla B tramite i playoff c’era il "Baffo" di Porto Sant’Elpidio in panchina. Sette anni in cui per la società biancorossa è cambiato tutto, a cominciare da quel 16 giugno 2013 in cui il Carpi di Brini a Lecce colse l’1-1 più importante della sua storia. Giovedì al "Cabassi" inizierà un altro viaggio a ostacoli, che Brini confida possa essere ripetibile.

"Impossibile non ricordare quel pomeriggio di Lecce - spiega Brini, che nel 2019-20 ha guidato il Fano - e credo che quell’impresa abbia anche cambiato in qualche modo la storia del Carpi. Non che la società non fosse ambiziosa, anzi, già l’anno prima era arrivata in finale playoff, ma nella doppia finale col Lecce eravamo per tutti strasfavoriti. Invece i ragazzi sono stati fantastici e credo che quel giorno anche il Carpi abbia capito che avrebbe potuto riscrivere la storia del calcio italiano, come poi è stato con il salto in A".

Brini sta seguendo da fuori i playoff di questa particolare stagione e sottolinea quante siano le incognite che attendono i biancorossi.

"Quella principale - spiega - è il fatto di debuttare subito 4 mesi dopo l’ultima gara in una partita che vale tutto, senza aver mai potuto giocare nemmeno un’amichevole. Per assurdo il miglior piazzamento è uno svantaggio, perché ti fa trovare una squadra che viene da uno o due turni già giocati e con già 90’ o 180’ di rodaggio nelle gambe. Penso che da questo punto di vista il lavoro dello staff sarà decisivo per far trovare la squadra pronta". Per Brini il Carpi è una delle 4 squadre favorite. "Tutti dicono che il Bari sia la squadra da battere - ribadisce - per blasone e ambiente. Ma occhio che a volte le pressioni e le grandi attese giocano dei brutti scherzi. Io spero solo che il nome non generi condizionamenti in qualcuno… E mi fermo qui. Per il resto penso che il Carpi se la giochi alla pari con le tre seconde. Ho seguito la squadra di Riolfo, ha fatto un’ottima stagione alle spalle del Vicenza. Il rammarico più grande è quello era l’unico girone non chiuso, ma ormai le cose sono andate così e non ci si può più fare nulla". Brini si augura che un’eventuale B possa riaprire un ciclo vincente a Carpi. "Basta guardare quello che è successo al Benevento - conclude - che dopo il salto in A l’ha persa malamente ma dopo due anni l’ha ritrovata. Carpi ha le carte in regola per ripetere quella nostra grande impresa di 7 anni fa".

Davide Setti