Il gioiellino Frattesi: "Che bello crescere qui"

Il centrocampista rivelazione si racconta a ’Piedi X Terra’ su Dazn, l’intervista disponibile da oggi: "Il Sassuolo è come una famiglia"

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di Stefano Fogliani

È il Sassuolo, con uno dei suoi giocatori-rivelazione come il centrocampista Davide Frattesi, il protagonista della puntata di ‘Piedi X Terra’, il format con cui Dazn propone un inedito viaggio tra sogni e realtà per conoscere meglio i giovani talenti che popolano il nostro campionato: tra promesse non ancora mantenute, percorsi iniziati bene, proseguiti alla grande, ma non ancora completi, i protagonisti sono i giovani che stanno facendo bene ma che devono dimostrare ancora tanto rimanendo, appunto, con i ‘Piedi X Terra’. Al primo anno di serie A, Frattesi si è imposto all’attenzione dei più e se per il Frattesi calciatore parlano i numeri (29 presenze su 30, 28 delle quali da titolare, 4 gol e 3 assist) ‘Piedi X Terra’ svela molto dell’altro Frattesi, ovvero del ventidueenne che il Sassuolo, nell’estate del 2017, acquistò dalla Roma: di seguito, in esclusiva, alcune delle dichiarazioni che il centrocampista neroverde, fresco di rinnovo fino al 2026, ha affidato a Tommaso Turci nel corso della puntata che sarà visibile da oggi su Dazn, nel corso della quale scopriamo che il centrocampista romano ha cominciato a ‘studiarsi’ anche riguardando le partite che gioca. "I miei compagni di squadra me l’hanno suggerito, spiegandomi come sia fondamentale per crescere e – dice – ho cominciato da un po’. La cosa che mi fa più arrabbiare quando mi rivedo? Quando sono davanti alla difesa e ‘scarico’ la palla senza guardarmi le spalle.

La stagione. "Sta andando bene, anche grazie al mister. A inizio anno volevo andare via, poi con il tempo abbiamo trovato la ‘quadra’, anche in campo. Gioco con l’entusiasmo di tutti i ragazzi di vent’anni. La serie A, dopo tre stagioni in B, ti fa sembrare tutto più grande: avrei voluto – ammette – guadagnarmela sul campo con il Monza, ma venimmo eliminati ai playoff e quello è il mio più grande rimpianto, ma adesso sta andando tutto per il verso giusto".

Il Sassuolo. "È una grande famiglia, dove sei coccolato e non ci sono le pressioni del grande club. Puoi sbagliare e crescere: per iniziare un percorso in serie A quella neroverde è la società perfetta anche per il mio carattere. Sono molto permaloso, infatti, e quando qualcosa non va mi innervosisco subito".

Scamacca. "È come un fratello, per me. In 15 anni non abbiamo mai litigato e, curiosamente, siamo sempre andati nella stessa direzione. Prima alla Lazio insieme, poi alla Roma, poi lui è partito per il Psv e anch’io sono andato in prestito. Quando è arrivato a Sassuolo sono rientrato pure io e gli ho detto: Gian vai in un top club, cosi vengo anche io!". L’Inter, che si dice li attenzioni entrambi, prenderà buona nota, anche se Frattesi continua a pensare alla ‘sua’ Roma. "È stato un tarlo, volevo tornare a tutti i costi, poi mi è ‘scesa’. Ma come per ogni romano, Roma è Roma".

I vizi. "La pasta al pesto: con Gianluca la mangiamo praticamente sempre. Su cinque cene, in tre c’è la pasta al pesto. Se il mister lo sa? Io non gliel’ho mai detto, ma è pasta, quindi credo vada bene".

Gli idoli. De Rossi, in primis: stesso ruolo, stesse radici. Per Frattesi "il top dei top, di solito in prima squadra ti strillano addosso, invece lui era sempre molto calmo e ti incoraggiava. Uno dei pochi che parlava con i giovani, e queste sono cose che ti entrano dentro".