Il mister deluso: "La colpa è mia"

Difende l’indifendibile ("niente da rimproverare alla squadra") e si prende anche colpe non sue ("il responsabile sono io") Alessio Dionisi. Ha tutte le ragioni del mondo, il tecnico neroverde, a dire che "dopo un risultato del genere non è facile parlare", ma il canovaccio post gara dice che chi vince festeggia, chi perde spiega. Ma se perdi con un punteggio tennistico, a pochi giorni da una gara quassi-miracolo contro la Juve, diventa difficile anche spiegare. "Si fatica, dopo una gara del genere, a trovare qualcosa che sia andato per il verso giusto: non siamo entrati bene in campo, subendo due gol su calcio d’angolo in avvio, ma se la squadra non ha fatto quanto doveva la colpa è di chi la allena". Tre sconfitte di fila, e se è vero che "il Napoli veniva da una brutta sconfitta" mica ci sta che i neroverdi si consegnassero così. Lo sa Dionis: aspettarsi una reazione sabato contro l’Udinese è il minimo.

s.f.