Il Modena a Genova vent’anni dopo l’impresa

Il 12 maggio del 2002 la storica promozione in A, i gialloblù sperano di trovare un altro acuto al ’Marassi’ per provare a risollevarsi

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di Alessandro Troncone

Scomodare la storia può risultare esercizio sempre molto rischioso, ma l’attualità quasi ci impone di chiedere una sorta di aiuto al passato e mai come in questo caso trattasi di un dolce ricordo. Genova e il Genoa portano, inevitabilmente, alla mente quel lontano 12 maggio 2002. Alla fotografia di Cevoli con radiolina e cuffie pronto a gettarsi sotto il settore dedicati ai tifosi canarini con tutta la Longobarda per festeggiare la promozione in A. Un’era calcistica fa, verrebbe da dire. Ma 20 anni dopo, sabato pomeriggio, Genova sarà ancora teatro di una partita che segnerà un altro momento chiave per il Modena, chissà che Marassi non possa segnare anche il momento di un nuovo inizio per Attilio Tesser e i suoi. La cornice di pubblico sarà più o meno simile, ad oggi sono già esauriti i 300 biglietti riservati ai sostenitori canarini ma saranno ben di più visto che lo stadio ha messo a disposizione altri tagliandi per loro. Sinonimo del fatto che Modena si appresta a rivivere un po’ di quelle emozioni e che, soprattutto, ha fiducia nella ripresa della squadra che ha cominciato nel peggiore dei modi il suo percorso in B. Percorso che, certamente, non è stato dei più facili fin qui. Al netto degli errori e delle responsabilità che sul campo il Modena ha avuto, la componente calendario ha e avrà un peso non indifferente. I gialli hanno affrontato 3 delle 4 squadre che ora comandano la classifica (Frosinone, Cagliari e Brescia) e dopo il Genoa e la pausa per le nazionali, saranno chiamati al durissimo scontro con la Reggina di Pippo Inzaghi, altra top della graduatoria. Il periodo di fuoco, forse, terminerà dopo la trasferta di Ascoli dell’8 ottobre, dopo la quale il Modena avrà due incontri che non dovrà assolutamente fallire, classifica alla mano. Como e Pisa, intervallati dal turno di Coppa Italia a Cremona. Ecco, quello sì che sarà banco di prova molto delicato perchè al momento proprio Modena, Como e Pisa chiudono la classifica della B, anche inaspettatamente visto e considerato il pedigree delle due squadre che ora stanno pure valutando le posizioni dei rispettivi allenatori. Ma qui non si può dare nulla per scontato e non si può nemmeno guardare troppo lontano. Più passano le giornate e più ci si accorge di quanto il livello sia alto. A Genova la storia ha già saputo mettere lo zampino venti anni fa e il Modena spera di rivivere un altro momento dolce e felice come fu quel 12 maggio 2002. Sapendo che nulla è impossibile.