Il Modena mette l’elmetto nel derby a Parma

Al Tardini (ore 15) i gialloblù provano ad imbrigliare il gioco di Pecchia con una formazione fisica che potrebbe fare a meno del trequartista

Migration

di Alessandro Troncone

Ascoltando umori e parole di Attilio Tesser, probabilmente, il Modena del Tardini avrà un’indicazione chiara e una strada altrettante evidente da seguire. Compattezza e attenzione difensiva per provare ad imbrigliare la bravura tecnica della squadra di Pecchia (qualitativamente una delle migliori, se non la migliore) e uscire così dal derby con altri punti preziosi. Ed ecco che allora quei messaggi più o meno espliciti lanciati dall’allenatore canarino durante la conferenza stampa della vigilia, avrebbero un senso. Seppur nel test con la Primavera di una settimana fa non si sia notato nulla rispetto ad un possibile cambio di modulo, realmente il Modena ci ha lavorato eccome durante la pausa. La difesa a 3 (a 5 quando i gialli non saranno in possesso palla) è una possibilità concreta, probabilmente più di quanto non si potesse pensare. Vedremo un Modena molto simile a quello visto a Cittadella dal punto di vista della mentalità, ma con una ulteriore sorpresa. Per la prima volta da quando allena questa squadra, Tesser potrebbe privare il suo gioco del trequartista, almeno inizialmente e sarebbe una notizia bella e buona. In favore della fisicità e dell’intensità in mezzo al campo, probabilmente consapevole che il pallino del gioco il Parma farà di tutto per averlo per larghi tratti della partita. Più traffico si crea, meglio è per i canarini. Più traffico significa meno spazi per il Parma, in poche parole. Silvestri con De Maio e Pergreffi in difesa (squalificato Cittadini) con Coppolaro e Ponsi primissimi sostituti nel ruolo di braccetti, così Tesser li ha provati e così li ha pure apprezzati attraverso le parole espresse. Oukhadda a destra, Azzi dall’altra e per il brasiliano si preannuncia l’ennesimo esame della sua travagliata stagione, in posizione più avanzata libero di attaccare quando sarà il caso e coperto dal senso della posizione di Pergreffi quando il momento di difendere lo richiederà. Il ’muro’ di centrocampo potrebbe essere composto naturalmente da Gerli davanti alla difesa, ai lati Armellino e Magnino, senza dimenticarsi di Poli e sappiamo bene quanto uno della sua esperienza possa essere importante in queste partite.

Davanti libero sfogo alla coppia Falcinelli-Diaw, con quest’ultimo che dovrà essere più che decisivo nel ricercare anche solo il minimo spazio concesso dalla solida difesa ducale. Bonfanti non sta ancora benissimo, siederà in panchina. Se le intuizioni maturate da quanto Attilio Tesser ha seminato alla vigilia saranno giuste, lo scopriremo al fischio d’inizio. Certo è che, così come a Cittadella, la via intrapresa appare comunque lampante: il Modena, a Parma, dovrà resistere, dovrà lottare e dovrà essere attento. Non sarà la partita più ovvia per ritrovare i 3 punti a 4 giornate dall’ultima volta, ma dare perlomeno continuità di risultati aiuterebbe a preparare meglio la trasferta di Ferrara. Ai tifosi canarini il record di giornata. Saranno in oltre 1.700 nel settore ospiti, già questo vale l’intera giornata.