Il Modena sbatte contro il muro ascolano

Serataccia al Braglia per i canarini che non riescono a reagire al gol segnato da Pedro Mendes nella ripresa e perdono lo scontro diretto

Il Modena sbatte contro il muro ascolano

Il Modena sbatte contro il muro ascolano

di Alessandro Troncone

Come nelle partite a scacchi, basta una sola mossa per vincere. Serve anche pazienza, sia chiaro, ma propedeutica e non fine se stessa. Insomma, la morale della favola è, purtroppo, semplice: l’Ascoli l’ha vinta con le sue armi e le sue caratteristiche, c’era da aspettarsela una squadra del genere. Ancora una volta sorprendente (quattro partite senza subire riti, consecuivamente).

Il Modena si è ostinato a sbattere contro il muro e, a lungo andare, è calato fino ad arrendersi alla seconda sconfitta consecutiva. Nonostante un buon avvio, zeppo di cambiamenti di formazione con Bonfanti, Giovannini e Renzetti dal 1’. Buono l’atteggiamento, buono l’approccio. Si è spesso criticato il Modena per aver raramente adoperato il tiro da fuori, ebbene, al 3’ minuti Renzetti quasi fa alzare tutti in piedi con una conclusione dai trenta metri che impatta sulla traversa a Leali battuto. Occasione che offre un bello slancio ai canarini, nei minuti successivi sono diversi le situazioni (non pericolosissime, a dire il vero) create nei pressi dell’area marchigiana. Gli ospiti mettono il becco dall’altra parta con il colpo di testa di Gondo al 22’, ancor prima con il destro di Collocolo fuori di poco. E qui, la partita si spegne di colpo. Ritmi più bassi, qualità pochina, diventa una sorta di partita a scacchi nella quale nessuno rischia la mossa e lo spettacolo non ringrazia. Il Modena torna vivo nel finale, c’è un contropiede orchestrato da Falcinelli e Gerli che libera Bonfanti in area di rigore liberissimo di far quel che vuole, ma l’attaccante sceglie la conclusione di prima intenzione e Leali accoglie tra le braccia la sfera, centralmente. Il primo tempo dura anche più del dovuto a causa dell’infortunio al direttore di gara Gariglio, costretto a lasciare il posto al quarto uomo, Ceriello di Chiari, alla sua prima direzione arbitrale in serie B. Serata casualmente da ricordare per lui, senz’altro. Serve cambiare, però, anche nel Modena. Pochi minuti dalla ripresa dei giochi e Tesser passa al 4-3-1-2 con l’inserimento di Strizzolo e Tremolada, scardinare la difesa dell’Ascoli non è esercizio semplice e pur con questo accorgimento, si fatica a tirare verso la porta di Leali. In più, c’è da fare attenzione ai pericoli che accadono nell’area di Gagno. Breda, in maniera molto furba, azzecca i cambi richiamando i due ammoniti Gondo e Buchel, entra Pedro Mendes e si rivelerà mossa vincente.

L’Ascoli, si percepisce, aumenta di un pelo i giri del proprio pensiero e al 75’, sul finire di un’azione insistita, il cross di Collocolo coglie alla sprovvista la difesa modenese, l’uscita di Gagno viene anticipata dal tocco di Pedro Mendes e gli ospiti passano in avantaggio. Tesser le tenta tutte: dentro anche Mosti e Duca, il Modena passa addirittura alla difesa a tre nel finale, concedendosi il rischio di subire il contropiede ma, d’altronde, altro non potrebbe fare. La classifica non cambia di molto. Cambiano, forse, le prospettive. Questo è un crocevia importante della stagione e la settimana non è iniziata come il Modena sperava e voleva. E Como non è una passeggiata di salute, soprattutto in questo momento. Non si perdano ora certi equilibri fondamentali.