Il Sassuolo e le due false partenze: con Verona e Napoli subito sotto

La squadra aveva ritrovato solidità difensiva, ma le ultime uscite mostrano limiti nell’approccio al match

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Qualcosa si è rotto, nel Sassuolo? Difficile da dire, ma se è vero che due indizi non fanno una prova è vero che le prime reti subite, tanto contro il Verona al Mapei Stadium quanto contro il Napoli sabato pomeriggio al ‘Maradona’, qualcosa raccontano. Perché mai era successo, prima della partite contro scaligeri e partenopei, che il Sassuolo perdesse gol in avvio, e certificare quel miglioramento nell’attenzione difensiva che era uno dei capisaldi sui quali Dionisi aveva costruito il Sassuolo 202223. Quello dei celebrati clean sheet, che sono comunque 5 su 12, quasi la metà, e anche quello in grado di resistere alle offensive avversarie a lungo, prima di ‘cadere’. Alla Juventus, a Ferragosto, servì quasi mezz’ora a battere Consigli, all’Inter quasi un tempo (il primo gol di Dzeko arriverà poco prima dell’intervallo) e 45’ servirono a Pasalic per indirizzare Atalanta-Sassuolo. Da un paio di gare a questa parte, invece, il copione è cambiato, e conta poco che gli esiti delle due gare siano stati opposti: l’Hellas ha superato Conisgli (in modo fortuito, ok, ma la sostanza non cambia) quando le lancette del cronometro non avevano ancora completato del tutto il secondo giro e ad Osimhen, per calare la prima carta del poker del ‘Maradona’, di minuti ne sono serviti appena 4. Difficile capire se qualcosa sia davvero cambiato – gli interpreti difensivi non erano gli stessi, contro Hellas e Napoli – o se si tratti di una delle tante coincidenze con le quali nel corso di un campionato ti trovi ad aver a che fare, ma il dato resta. E immaginiamo sarà oggetto di analisi per Alessio Dionisi, che spesso, in conferenza stampa, si destreggia tra termini come ‘approccio’, ‘attenzione’, ‘atteggiamento’ e in ordine ai quali è prevedibile richiamerà la squadra in vista di tre impegni ravvicinati (da sabato al 12 novembre, il menu prevede Empoli, Roma e Bologna) che manderanno poi il Sassuolo e il campionato in standby fino al prossimo gennaio.

Stefano Fogliani