Il Sassuolo perde colpi La classifica piange

Calcio: appena 3 punti nelle ultime 5 gare. Così male solo ad inizio stagione

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‘Che importa se….’. Cominciava così la ‘Maledetta primavera’ che Loretta Goggi, qualche lustro fa, trasformò in un evergreen. Della ‘maledetta primavera’ dentro la quale è precipitato il Sassuolo, invece, importa decisamente di più, almeno al tecnico Alessio Dionisi, che rischia di vedere vanificata la sua prima stagione da protagonista in serie A con un finale quantomeno anonimo, e alla società, che poco più di un mese fa coltivava – remote, ok – ambizioni di iscriversi all’eurorincorsa e metteva in vetrina talenti per cui chiedere quotazioni da record e vede tramontare le prime e ridimensionarsi le seconde. Quanto importa ai giocatori lo scopriremo sabato, quando sul Mapei Stadium plana l’Udinese, ma nel frattempo vale la pena registrare come il vuoto d’aria in cui sono incappati i neroverdi nelle ultime gare rischi di pesare tantissimo sul loro piazzamento finale e, visti gli esiti dello sciagurato pomeriggio napoletano, anche della considerazione di cui gode il Sassuolo nel ristretto consesso del calcio dei grandi.

Tre punti nelle ultime cinque gare, quattro sconfitte: il ruolino di marcia più recente dei neroverdi ha eguali solo nel Cagliari e nel Genoa, mentre peggio ha fatto solo il Venezia, è costato due posizioni in classifica e soprattutto ha visto le squadre che si accapigliavano per un posto nella famosa ‘colonna sinistra’ della classifica accelerare sensibilmente, lasciando al palo proprio i neroverdi. Che lo scorso 21 marzo, primo giorno di primavera, avevano appena festeggiato il successo casalingo sullo Spezia – con annesso 100° gol in A di Domenico Berardi, giusto per restare ai ‘talenti in vetrina’ – e, con 43 punti, avevano conquistato la nona posizione. A -6 dalla Lazio, che occupava allora l’ultimo vagone dell’eurotreno, con cui dovevano giocare lo scontro diretto, e 8 punti sopra quell’undicesimo posto cui li ha invece relegati, appunto, la ‘maledetta primavera’, mettendoli nel mirino di Bologna e Udinese.

Dopo il 4-1 allo Spezia, infatti, unico acuto confezionato contro l’Atalanta. Il resto? Un pianto: il Sassuolo ha sì ceduto alle big (Juve e Lazio), ma anche al Cagliari e, da ultimo, è crollato a Napoli. Tre punti in cinque gare, 5 gol fatti e 12 subiti: una striscia del genere il Sassuolo l’aveva già incastrata a settembre, ma il saldo tra gol fatti e subiti era tutt’altro (4 fatti, 7 subiti) e soprattutto l’avventura di Dionisi era appena cominciata e il suo nuovo Sassuolo stava cercando equilibri che sembravano trovati. Sembravano, appunto: maledetta primavera…

s.f.