
Gli ex ribaltano il Sassuolo. Sembrava potesse essere Andrea Pinamonti l’ex giusto, con quella doppietta che ha portato avanti un Sassuolo che si è invece ‘spento’ nei secondi 45’. Dando strada agli altri ex: Di Francesco, che i neroverdi non li batteva dal 2018, poi Mazzitelli, doppietta, e Lirola, in gol nel finale a confezionare una rimonta che vale al Frosinone la prima vittoria di sempre su un Sassuolo indisponente per oltre 60’. In controllo in avvio, poi in doppio vantaggio, poi sparito dal campo, quasi l’intervallo fosse un 8 settembre che manda ‘tutti a casa’. Peccato a casa ci vada solo il Sassuolo, cui il secondo tempo dei ciociari suggerisce come a calcio mica si giochi solo con la qualità. Servono attenzione, corsa e cuore: il Sassuolo, una volta sul 2-0, non ce li mette più, il Frosinone sì: risultato? Da 0-2 a 4-2 e davvero ‘tutti a casa’, in attesa di Juventus e Inter, non gli avversari più indicati per cercare il riscatto da una prestazione, da parte dei neroverdi, irriscattabile. A suo agio in avvio, i ‘dionisiaci’ confezionano quanto serve, tra occasioni costruite e concretizzate, per portarsi sul 2-0 miracolando il proprio centravanti. Il Frosinone, aggrappato all’orgoglio, punge con Cheddira alla mezz’ora – paratona di Cragno – ma il Sassuolo resta in sella, e potenzialmente in controllo. Potenzialmente, però: gestisce, spreca – Berardi tra 37’ e 44’, ok Turati – poi si incarta 1’ prima dell’intervallo, quando Tressoldi trattiene Cheddira mandando il marocchino sul dischetto.
Cragno cade e il match cambia ‘da così a così’, stanti le crescenti difficoltà da parte neroverdi nel gestire anche le più elementari transizioni. Il problema, in realtà, è che, anche se in svantaggio, il Frosinone non smette mai crederci e di correre, il Sassuolo smette di fare sia l’una che l’altra cosa, quasi gli fosse dovuto sbancare lo ‘Stirpe’ che invece spinge la squadra di casa. Assecondata peraltro, nelle sue smanie, da un Sassuolo ‘in vacanza’, che smette di aggredire e palleggiare, rischia ancora sull’ennesima svagatezza di Tressoldi e che viaggi verso l’abisso lo si vede da come gioca. O meglio, da come non gioca: Dionisi ottiene zero dai primi cambi, meno da quelli successivi ma il gap è nella testa e nel cuore. Il Sassuolo non ce li mette, il Frosinone sì, esaltando i suoi assaltatori quando il Difra inserisce Caso e Garritano: doppietta di Mazzitelli per rimonta e sorpasso, 4-2 di Lirola nel recupero dopo che un altro ex – il portiere Turati – aveva protetto i ciociari – che centrano anche due pali - dai ritorni di Castillejo e Toljan.
Stefano Fogliani