
Tre vittorie nelle prime tre gare di campionato. Gli scaramantici facciano tutti gli scongiuri del caso... L’ultima volta che il Modena ha fatto filotto nei primi 270 minuti di un torneo cadetto è stato nella stagione di grazia 20012002: era la celeberrima Longobarda di Gianni De Biasi, che nell’ordine regolò il Bari in casa (2-0), il Crotone a domicilio (1-2) e il Napoli al Braglia in una gara di quelle indimenticabili, un 4-1 che rimane una delle più belle pagine della storia canarina degli anni duemila. Dicevamo delle scaramanzie inevitabili, certo è che quel campionato terminò con quel grande risultato che (non diciamolo, non diciamolo...) è ancora nei ricordi di tutti. Lungi da noi seminare facili entusiasmi, il cammino è ancora lungo e difficilissimo, ma questo dicono gli almanacchi e la curiosità va rimarcata. A dire il vero un inizio così ci fu anche nel campionato 20182019, quello della rinascita in serie D, con le vittorie contro Vigor Carpaneto, Lentigione e Oltrepò Voghera. Numeri anche questi incontrovertibili ma, non ce ne vogliano i protagonisti di quella stagione, avevano un sapore non così prelibato.
Tre tempi tre gol In questo inizio di campionato davvero positivo dei gialli di Paolo Bianco, saltano agli occhi le tre reti di Luca Strizzolo, che si è confermato bomber di razza. La curiosità è che l’ariete canarino, che tanto ci ricorda la fisicità mista a tecnica dei centravanti anni ottanta (andarsi a vedere le movenze di un certo... Hrubesch, please) i suoi tre gol li ha segnati in realtà in una... partita e mezzo, visto che Bianco lo ha sempre impiegato, in ogni gara sin qui, soltanto per un tempo. La prima frazione a Cosenza, e nel secondo tempo in casa con Ascoli e Pisa.
Colori E il buon Strizzolo, e anche questa è una curiosità, i suoi tre gol li ha messi a segno con tre casacche diverse. In giallo contro l’Ascoli, in Bianco a Cosenza e in blu sabato pomeriggio con il Pisa. La casacca blu in casa, una scelta abbastanza inusuale in questi ultimi campionati del Modena. La maglia del Pisa sfoggiata al Braglia non ha consentito l’uso del completo giallo (anche se i toscani avevano calzoncini scuri), per precisa indicazione dell’arbitro. Si è optato per lo spezzato, così come era stata presentata questa divisa. Ci potrebbe stare anche una mossa di marketing, con le tre maglie (che hanno un grande successo di merchandising) mostrate direttamente in partita ai tifosi. Si diceva di una poco usuale casacca blu in casa. I vecchi tifosi forse ricordano che a nell’8687 e nel 9091 l’allora presidente Francesco Farina, scaramanticissimo, fece giocare per diverse partite prima Frutti e compagni poi la squadra di Ulivieri con la seconda maglia sia in casa che fuori dopo un successo maturato appunto in blu.
Difesa ok Ma, al di là delle considerazioni cromatiche e di filotti di vittoria, c’è da rimarcare che Gagno nei primi 270 minuti ha subito un solo gol (ovviamente non decisivo), quello di Tutino a Cosenza. E, per una squadra che veniva da oltre cinquanta reti incassate nello scorso campionato, è un dato assolutamente confortante. Ora la sosta, forse non proprio salutare in questo magic moment. Si riprenderà sabato 16 a Piacenza contro la Feralpi, squadra reduce da quttro ko consecutivi con zero reti segnate. Il pronostico direbbe Modena, ma la serie B insegna che partite come questa se non prese con la giusta mentalità possono diventare pericolosissime trappole per topi. Pardon, per canarini...
Alessandro Bedoni