«La C in arrivo? La sento un po’ mia»

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UMILTÀ e professionalità, al servizio di un grande amore. Se domani il Modena potrà festeggiare il ritorno in serie C, una buona fetta della torta la dovrà a Roby Malverti. Mago delle giovanili, uomo giusto al momento giusto quando si è trattato di riordinare i cocci. È la storia di un professionista vero, con i colori gialloblù cuciti addosso e per i quali non volterà mai le spalle dall’altra parte.

Malverti, per la C manca solo l’ufficialità. La sente un po’ sua?

«Quando mi è stato chiesto di dare il mio contributo avevo sognato questi giorni. Con un pizzico di orgoglio dico che la sento anche un po’ mia, ma credo che chiunque, giocatori e addetti, possa ritenersi in diritto di dire «io c’ero». Il gruppo ha fatto la differenza».

E che settimane... come ne è uscito?

«Mi hanno fortificato emotivamente. Ho avuto la fortuna di trovarmi in un ambiente con persone serie e professionisti veri che mi hanno aiutato. Per non parlare della partecipazione della città e dei media. Il contatto diretto coi tifosi è stato magnifico, ancora oggi mi fermano nei bar col sorriso».

Ora un nuovo corso

«Capisco bene quello che dicono Cesati e Salvatori, le idee sono chiare ma non è facile muoversi ora. Io credo che la dirigenza abbia fatto delle scelte oculate per l’area tecnica, compresi i giocatori che saranno ancora con noi. Il nuovo tecnico conosce Modena e la C, sono fiducioso».

A proposito di riconferme: Ferrario, Perna, Duca... che ne pensa?

«Il Modena avrebbe potuto confermare tutti perchè si sono dimostrati uomini veri. Purtroppo bisogna far delle scelte tecniche, ma sono tutti professionisti veri e da qui il Modena deve ripartire, dagli uomini».

Che consiglio darebbe a chi vestirà la maglia gialloblù?

«Modena è in grado di dare tanto, il tifoso è esigente ma sa capire i momenti difficili. Il mister, avendo giocato qua, lo sa bene. Ai nuovi posso solo dire che qua basta poco per farsi voler bene, serve dimostrare attaccamento».

Torni coi ragazzi, ma hai mai pensato di proseguire coi grandi?

«Riparto da un ambito dove posso dare garanzie. Chi lavora nel settore giovanile sa che gli obiettivi sono i soliti: portare ragazzi in prima squadra. La società che sarò sempre a disposizione in caso di bisogno. Ho dimostrato a me stesso di poterci stare».

Il settore giovanile riparte da Mauro Melotti

«È la persona giusta, potrà completare il lavoro iniziato da Cattani a cui vanno i miei ringraziamenti. Mauro ha fatto del calcio la sua vita, ha la mia stima».

Alessandro Troncone