La Cittadella si gode le sue bocche da fuoco. In quattro partite, sono sedici le reti segnate

La Cittadella di Modena ha iniziato il mese con 4 vittorie e 16 reti segnate. Una squadra letale, con una pressione positiva, che ha dimostrato di saper difendere e colpire. Un reparto offensivo di alto livello, con 13-14 titolari sullo stesso livello. Una rosa ampia e ben organizzata.

La Cittadella si gode le sue bocche da fuoco. In quattro partite, sono sedici le reti segnate
La Cittadella si gode le sue bocche da fuoco. In quattro partite, sono sedici le reti segnate

Quattro gare ufficiali, 4 vittorie e 16 reti segnate. La Cittadella di questo primo mese è una macchina letale, un "cingolato" che passa sugli avversari e lascia macerie. Dopo il 3-2 in Coppa col Castelfranco, la squadra di Salmi ha rifilato 5 reti al Faro, 4 alla Bagnolese e domenica 4 anche all’altra ex capolista Brescello, nella prima gara in cui anche la porta è rimasta inviolata, dimostrando che la pressione di dover vincere a tutti i costi per ora è un alleato e non un problema. "Quella con il Brescello – spiega il ds Bob Fantazzi – è stata probabilmente la migliore delle 4 gare che abbiamo fatto, anche se parlare di filotto a metà settembre è assolutamente prematuro. Avevamo di fronte un avversario che ci lasciava poco spazio per poi ripartire, ma siamo riusciti a creare senza scoprirci e alla fine abbiamo rischiato pochissimo, rimanendo per 90’ sul pezzo, cosa che non ci era accaduta a Bagnolo".

Nel super avvio della "Citta" balzano agli occhi i numeri degli attaccanti, un reparto che sta confermando tutto il suo potenziale. Dei 16 gol segnati fra campionato e coppa ben 12 portano le firme delle 4 punte Martinez (4), Falanelli (3), Malivojevic (3) e Ridolfi (2), cui si sono aggiunti il corazziere Caesar Tesa (2), poi Aldrovandi e Boilini. Per il quartetto offensivo la scia tracciata è già quella scorsa stagione, quando in 4 misero insieme addirittura 66 reti, con i 24 di Malivojevic a Colorno, i 17 di Martinez al Borgo dominatore dell’Eccellenza e i 14+11 del tandem Ridolfi-Falanelli alla Cittadella. "Per adesso ovviamente siamo molto contenti – prosegue Fantazzi – e il mister sta ruotando molto bene tutti, alternando da riferimento centrale Falanelli e Ridolfi, giocatori con caratteristiche differenti ma entrambi molto efficaci. Ma quello che salta agli occhi è lo spirito di sacrificio di tutta la squadra, in primis di chi gioca davanti ed è quello che mi fa più piacere. Salmi l’ho avuto come mister in D a Castelfranco e il suo credo da sempre è questo, difendere compatti e difendere tutti per poi colpire". In una rosa così sontuosa il rovescio della medaglia è quello delle esclusioni eccellenti: basta vedere che Narduzzo (tanta C alle spalle) non ha ancora giocato fra i pali e col Brescello erano seduti Bandaogo, Arati, Falanelli e l’ex Lega Pro Pezzani. "In una squadra con ambizioni – spiega Fantazzi – chi arriva sa che prima viene il bene della squadra e poi quello del singolo. La rosa è ampia ed è stata fatta con 13-14 titolari tutti sullo stesso livello. Narduzzo? Per la questione under sta giocando in porta Rosa che assieme a Neri sta facendo molto bene, ma ci sarà spazio anche per lui".

Davide Setti