La Leo Shoes si perde al primo assalto

Al Palapanini passa Monza degli ex Holt (grande prestazione la sua) Orduna, Beretta e Soli. Gialloblù poco incisivi in attacco

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di Alessandro Trebbi

Un passo indietro rispetto alla doppia sfida con Perugia, quello di una Leo Shoes rimasta in partita con la Vero Volley solo nei momenti in cui Holt e compagni hanno aumentato gli errori e abbassato la tensione.

Eppure il 2-1 è stato a un passo, in un terzo set a sprazzi nel quale gli ospiti sembravano aver perso la sicurezza di inizio partita e Modena era riuscita a indovinare qualche break importante. È mancata la coesione e la cattiveria in seconda linea, la caratteristica più bella della doppia sfida di Supercoppa, mentre i gialloblù hanno continuato a manifestare il loro punto debole più evidente, quella carenza di centimetri e pesantezza di braccio che si traduce in pochi muri e in una grande difficoltà a mettere per terra il pallone in attacco. D’altro canto Monza è sembrata fin da subito in controllo del match, squadra di cilindrata superiore che ha ricevuto allo stesso livello degli avversari e rigiocato molto meglio, i cui 27 errori al servizio sono stati compensati da ben 17 muri.

Grande match dell’ex Maxwell Holt, accolto da un’ovazione all’ingresso in campo, ma sono stati soprattutto Lagumdzija (opposto di sicuro avvenire) e Sedlacek a menare le danze e martoriare la seconda linea gialloblù. Avrà di che riflettere Andrea Giani: perdere con Monza ci sta, ma è improvvisamente mancata quella grinta che Modena sembrava invece già avere impressa nel proprio dna.

Si parte con le formazioni annunciate: Giani dà fiducia al sei più uno con Karlitzek finto opposto, Soli si affida alle bordate di Lagumdzija e all’esperienza di Holt e Orduna. Tre errori in attacco, uniti alla murata subita da Lavia, segnano il 5-7. Holt segna il +3 ospite per l’8-11. Christenson accorcia col muro su Sedlacek, Lavia pareggia a quota 12 ma dura poco: la differenza la fanno la perfetta percentuale di cambiopalla ospite assieme all’insospettabile fallosità di Modena in rigiocata. Gli ospiti chiudono 25-20, e Modena perde nettamente un set nel quale Monza sbaglia nove battute senza ace.

Nessuna variazione nelle formazioni del secondo parziale, nemmeno nello spartito del match: 7-9 con Dzavoronok, nello scambio successivo Petric trova il primo punto della sua partita poi Karlitzek impatta a quota 10. L’attacco di Modena continua a non pungere, Lagumdzija con l’ace sigilla il 12-15. Sul 15-17 cambio Mazzone-Bossi, Dzavoronok sbaglia, Stankovic segna l’ace: 17-17. Quattro errori in attacco di Monza in pochi minuti cambiano senza preavviso l’inerzia del match: 19-18 che diventa 20-18 e 21-18 dopo l’ace di Karlitzek e l’invasione di Lagumdzija. Modena arriva al doppio set point sul 24-22 e chiude 25-23 con un errore al servizio avversario.

Nel terzo Bossi riparte titolare così come Beretta dall’altra parte della rete. Si va a folate: 12-10 Modena con Karlitzek tra muro e attacco, Monza però pareggia murando Bossi e allunga con l’ace di Sedlacek (16-18). Lo stesso Sedlacek spara out il 20-20 in pipe, ma Karlitzek commette invasione: 21-23. Petric dopo una grande copertura di Grebennikov fa 23-23 ma Holt ferma proprio il numero 4 sul 23-25. Modena parte forte nel quarto parziale ma subito si fa rimontare a quota 8. Monza scappa via col muro di Beretta su Stankovic e Dzavoronok in pipe (11-15). La Leo Shoes smette di crederci, il match si chiude tristemente con due errori al servizio dei modenesi.