La Pieve Nonantola mette il turbo con tre vittorie "Calma, la zona calda resta lì a soli due passi"

La squadra più in forma del momento in Eccellenza non lotta per la promozione in D, ma sogna di regalarsi una salvezza da matricola assoluta in categoria. La Pieve Nonantola ha messo il turbo con 3 vittorie di fila, miglior serie aperta del girone ’A’, prendendosi anche lo scalpo della corazzata Borgo San Donnino, battuta domenica 2-1 con la doppietta di uno scatenato Rizzo. Un filotto da sogno per i ragazzi di Andrea Barbi, "ma è vietato fare pensieri strani perché la zona playout è lì a due passi" spiega il direttore sportivo Tony Pisciotta, la cui scommessa (conferma in blocco della rosa di Promozione che vinse 20 delle 24 partite dell’ultima stagione, con qualche innesto mirato) fin qui sta dando i frutti sperati. "Queste 3 vittorie sono un gruzzolo d’oro per la salvezza – spiega – e il merito è dello staff e del gruppo su cui abbiamo creduto fortemente. Anche quando abbiamo perso, ce la siamo giocata sempre con tutti alla pari, nessuno fin qui ci ha meso sotto e questo già è un grande risultato per una matricola. Mi viene in mente il pari col Nibbiano giocando in 10 per un tempo, il ko a Sasso Marconi al 90’ su rigore dopo aver preso poco prima una traversa, quello al 93’ a Castelfranco dopo un palo clamoroso sull’1-0 per noi, nell’unica gara in cui abbiamo buttato via punti per errori nostri". Uno score di 10 punti in 7 gare su cui manca ancora la firma di bomber Cheli, devastante l’anno scorso con i suoi 22 gol ma ancora a secco, ma ci sono i 3 centri a testa di Rizzo e Ferrari. "Cheli è appena tornato dall’infortunio – prosegue il ds – non era al 100% nelle ultime gare ma fra poco sarà al top. Rizzo ha il sangue granata nelle vene, dà sempre il 110% ed è trascinatore per i suoi compagni. E poi c’è Teggi, che finora non ha fatto gol ma è determinantei".

Polinago. Con la Riese domenica ha debuttato subentrando nella ripresa il difensore centrale belga Dylan Vanneste (’92), ex professionista con le giovanili del Bruges, e poi con le maglie in patria di Oostende, Oudenburg e Oostkamp.

d.s.