La sfida: tanti internazionali contro l’italianità

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Filosofie diametralmente opposte. Da una parte l’internazionalità, dall’altra l’italianità. Sembrano molto lontane Modena e Venezia ma i rispettivi momenti non sono mai stati così simili da quando la serie B ha riaperto i battenti in estate.

Entrambe le squadre hanno al loro attivo due vittorie consecutive nel curriculum, praticamente vitali quelle lagunari con Palermo e Ternana, altrettanti fondamentali i derby storici che il Modena ha saputo vincere in trasferta.

I canarini tornano al "Braglia" con una valigia di consapevolezza in più, dove però non vincono dal lontano 15 ottobre, giorno della "manita" al Como.

E attenzione a questo dettaglio statistico: dei 15 punti totali, il Venezia ne ha confezionati 11 lontano dalla laguna, niente di più corsaro. Termine molto caro a Carlo Rivetti.

Insomma, due squadre in un ottimo momento di forma. Vanoli (alla sua prima esperienza in Italia) pare abbia trovato la chiave, Tesser ha avuto l’ennesimo guizzo evolvendo il Modena a formazione mai doma.

Canarini in campo senza lo squalificato Davide Diaw e con i dilemmi intorno a Bonfanti che dovrebbe essere schierato dall’inizio.

Il ragazzo non trova una serenità fisica e psicologica che dopo ogni grande prestazione vacilla, e fino all’ultimo sarà in forse. Tesser ha annunciato che ("se se la sentirà") giocherà lui con Falcinelli e Tremolada ma c’è Marsura pronto a subentrare sulla trequarti con il primo che avanzerà a riferimento unico. Dipenderà anche dall’andamento della partita. Poli potrebbe rifiatare e lasciare spazio a Magnino, in virtù di una partita che si preannuncia molto più intensa del solito, colpa di un Venezia che fa della ripartenza arma primaria del proprio modo di essere.

Ancora panchina per Paulo Azzi e si tratterà della terza consecutiva. Difficile, in effetti, rinunciare a Renzetti sia per la sua esperienza difensiva che per il piede naturale, il mancino, con il quale il Modena inizia a costruire meglio rispetto al brasiliano e Ponsi. Recupera Coppolaro, Oukhadda è in vantaggio per un ruolo sulla destra.

Si intrecciano storia e presente, la festa sugli spalti la faranno i quasi 9.000 del ’Braglia’ nel segno di un gemellaggio trentennale. In campo, i gialli vogliono ripetere invece la storia di due mesi fa, a caccia del terzo successo consecutivo dopo la sosta, come allora.

Alessandro Troncone