Lagumdzija imprescindibile, si rivedono sia Stankovic che Ngapeth

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BRUNO 7,5. Una partita quasi da ragioniere per il fuoriclasse brasiliano, che gioca pulito, servendo ai centrali e a Rinaldi solo palloni precisissimi, affidandosi come un alzatore anni Novanta all’assicurazione in banca quando c’è da far legna badando al sodo. Così Lagumdzija, novello Ljubo Ganev, furoreggia ovunque e ogni volta ce ne sia bisogno. Dà il ritmo anche a coperture e difese.

LAGUMDZIJA 8. Strepitosa prestazione del turco, clamoroso in attacco dove chiude con efficienza nettamente sopra al 50%, coriacea a muro, in progressione al servizio dove inanella la seconda serie di tre ace consecutivi in stagione. Con Milano fu il prologo al naufragio, con Cisterna serve a chiudere il match e le discussioni. Imprescindibile.

NGAPETH 7. Era il fulcro su cui si addensavano più nubi. Tra scendere giù come un temporale, eclissarsi o garantire un clima costante il francese sceglie la terza opzione. Una partita tutta di spunti precisi, quando conta, con l’unico abbandono alla frivolezza quando anziché attaccare alza a Bruno per il punto più spettacolare del match. Se questa rondine farà primavera, vorrà dire che Earvin avrà capito il suo ruolo nell’ingranaggio.

RINALDI 7,5. Conferma in maniera prepotente e baldanzosa quella che si era visto in Supercoppa, aggiungendoci una prova di enorme solidità in ricezione nonostante la Top Volley lo elegga a bersaglio prediletto. Non tentenna mai, chiude la prova in attacco su percentuali mostruose senza errori né murate subite. L’interruttore si è acceso, insomma.

BOSSI 6,5. In campo per Krick per un motivo molto semplice: sa fare più cose ed esegue i compiti in maniera più ordinata. La sua salto floar è un fattore come a Cagliari, a muro si fa sentire.

STANKOVIC 7. La sua opaca controfigura di inizio stagione è sostituita dal vero Dragan Stankovic, cercato a occhi chiusi da Bruno, puntuale in attacco e attento a muro, soprattutto nei confronti uno contro uno.

ROSSINI 7. Giani sceglie, crediamo definitivamente, la solidità dell’esperienza del libero di Formia. Lui, sballottato dentro e fuori da inizio stagione, risponde più che bene, dimostrando che l’età è un numero né più né meno che la percentuale di ricezione.

ALL. GIANI 7. Vale lo stesso discorso fatto per Earvin Ngapeth. Una rondine non fa primavera, ma la Valsa Group vista contro Cisterna è sembrata una squadra completamente diversa per atteggiamento rispetto a quella vista fino a Cagliari. La concentrazione deve essere quella dei finali di set, la testa alta quella dei primi dieci minuti nei quali nella metà campo di Modena non cadeva nulla. Ora la prestazione singola dovrà diventare abitudine.

Alessandro Trebbi