L’atmosfera del Braglia, ma in Umbria

Clima di festa prima del match: i 1300 tifosi hanno sostenuto la squadra fino alla fine

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Ci troviamo sulla ’Flaminia’, quel tratto anche affascinante di percorso che dalle Marche porta direttamente all’Umbria e alla nostra meta, Gubbio. Ci imbattiamo in un curioso pulmino di color verde sgargiante, di una ventina di posti circa, ma del quale colpisce inevitabilmente un dettaglio: la bandiera gialloblù a scacchi, esposta sul retro. Da qui, capiamo che il tifoso modenese ieri aveva tanta voglia di uscire, fiero, di casa e raggiungere il ’Barbetti’ dove il Modena si sarebbe giocato il momento più bello degli ultimi 6 anni almeno. Con largo anticipo, i sostenitori vestiti di giallo e di blu hanno varcato i cancelli dello stadio, hanno lentamente vestito la zona ospiti a loro dedicata e hanno sin da subito intonato i cori che ormai conosciamo a memoria. Sono circa 1.300, dei quali 1.200 in curva e un centinaio in tribuna, a questi ultimi sono stati concessi ulteriori tagliandi perchè, in effetti, non ci sarebbe stato spazio in curva. Sembra di giocare a Modena, lo abbiamo già detto in altre occasioni. Il pubblico di casa non manca, ma numericamente non è paragonabile al sostegno dei ragazzi giunti da Modena. Non sono gli unici ad aver raggiunto l’Umbria. Spiccano, di nuovo, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e Grazia Baracchi, assessore allo sport. Di nuovo, per il semplice motivo che mercoledì avevano già assistito alla vittoria di Modena Volley a Perugia. Doppio viaggio, di piacere. La famiglia Rivetti è al completo, così come lo staff dirigenziale canarino. Attilio Tesser è in un angolo della tribuna centrale, incappucciato, probabilmente infreddolito (a Gubbio non c’è mai caldo quando va a giocare il Modena) al suo fianco c’è il direttore sportivo Davide Vaira. Con i fiumi di birra si comincia ben presto, l’esperienza della festa al ’Braglia’ è piaciuta e non poco, evidentemente. A pochi passi dal campo, Carlo Rivetti ha seguito tutto il riscaldamento dei suoi uomini, ancora una volta fianco a fianco, senza perdere per un attimo lo sguardo dal prato verde. Ad un certo punto, si avvicina un giovane tifoso alla ringhiera che divide il campo dagli spalti, scambia con lui due chiacchiere e finisce tutto con una bella risata. Questo è lo spirito che ha spinto il mondo Modena fino a questo risultato.

Alessandro Troncone