L’autocritica di Silvestri: "I numeri non mentono"

Modena, il difensore analizza la pesante sconfitta di Bari e gli errori del reparto "Dobbiamo ridurre le distrazioni che ci hanno penalizzato sui gol subiti"

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di Alessandro Troncone

L’equilibrio di un campionato tra i meno banali della storia serie B, lo si intuisce ancor di più analizzando proprio il cammino del Modena. Dopo 5 risultati utili consecutiva quasi è venuto naturale guardare all’insù, dopo un solo punto nelle ultime 2 torna d’abitudine riguardarsi le spalle. Alti e bassi, dei quali Tommaso Silvestri provato ha spiegarne le motivazioni: "La verità assoluta non ce l’ha nessuno – ha raccontato a ’Gialli di sera’ – difficile comprendere come, soprattutto, non siamo riusciti a fare bottino pieno con il Venezia. È un po’ lo specchio del nostro campionato fin qui, con alti e bassi, senza dimenticare però che siamo in linea con l’obiettivo di inizio stagione. Ovvio sarà ancora lunga e difficile ma non mancano le qualità per arrivare in fondo. La distanza minima tra playoff e playout è uno spunto in più che ci deve far tenere i piedi per terra, abbiamo visto che con un paio di vittorie si è a sinistra della classifica, ma con altrettanti risultati negativi si torna a destra. A Bari abbiamo creato parecchio, più di quanto avessimo creato nelle ultime partite ma non siamo stati bravi a realizzare. Partire ad handicap, in svantaggio dopo 6 minuti, in uno stadio così contro una signora squadra non ha aiutato, anche se si può fare sempre meglio e credo che più che il gol di Botta ci sia da analizzare tutto il resto. Non l’abbiamo gestita bene, anche nel viaggio di ritorno c’era delusione. Partita peggiore? Per il risultato. Ma l’eurogol iniziale ci ha condizionato". Da difensore, Silvestri ha parlato anche degli ultimi numeri negativi che vedono il Modena scivolare tra le peggiori difese del campionato con 27 reti subite con Como e Cosenza. Seppur, paradossalmente, i canarini abbiano un attacco pari a quello del Frosinone capolista: "I numeri non mentono, sicuramente è opportuno migliorare qualcosa – ha continuato – la fase difensiva, a livello globale. E ridurre le distrazione che ci hanno penalizzato nella maggior parte dei gol subiti. Migliorare la fase difensiva, che parte dagli attaccanti fino al portiere. Azzi? Io credo che le sue qualità siano sotto gli occhi di tutti, ha fatto un campionato di altissimo livello lo scorso anno e le qualità non si perdono dall’oggi al domani. Penso debba stare tranquillo perchè ha avuto sempre la fiducia di tutti. Se ha fatto panchina è per scelte dell’allenatore, ma la fiducia non manca da parte di nessuno".