Lazzaretti è di parola, le coppe tornano al Carpi

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Claudio Lazzaretti è stato di parola e ieri ha riportato a casa tutto il materiale finito sotto il fallimento del Carpi Fc 1909. "Parteciperemo all’asta e riprenderemo le coppe per fare un museo, insieme al Comune, all’interno dello stadio Cabassi" aveva annunciato il patron carpigiano durante la presentazione della squadra di fronte al Teatro due settimane fa. E ieri, entro la scadenza delle ore 12, con circa 20mila euro si è aggiudicato il lotto numero 4 presso l’Istituto per le Vendite Giudiziarie del Tribunale di Modena, quello che comprendere tutti i beni mobili finiti all’asta dopo il crack derivato dalla sciagurata gestione di Ncs e soci di un anno fa. L’aggiudicatario dell’asta online è l’Ac Carpi, unica ad avere presentato l’offerta richiesta, che ora entro due settimane dovrà effettuare il saldo, atto che tecnicamente farà scattare il passaggio di proprietà. Ma di fatto già da ieri tutto il materiale del vecchio Carpi è tornato a casa. Un lotto corposo, che comprende materiale tecnico e attrezzature di ogni tipo, da quelle calcistiche a quelle degli uffici. Ma i veri pezzi pregiati sono il marchio ’Carpi Fc 1909’ e diversi trofei, tra cui la ’Coppa Ali della Vittoria’ alzata al cielo nella notte della promozione in Serie A del 2015, ma anche quella per la promozione in B del 2013 o quella per la vittoria del Premio Fair Play della Serie B 2019. Poi ci sono gli arredi degli uffici e il materiale tecnico griffato Givova, palloni, arredi degli spogliatoi, i box prefabbricati che ospitavano gli uffici ’temporanei’ nel piazzale interno e la palestra completa di attrezzi e tensostruttura.

Ma anche trattori tagliaerba, macchine del ghiaccio, lavatrici, fino all’impianto di videosorveglianza a disposizione del Gos completo di 42 telecamere, che potrebbe fare comodo in caso di ritorno in Lega Pro della società biancorossa che da ieri ha riunito il suo passato.

Davide Setti