Bonifazi ormai a un passo dalla Spal (12 milioni, la cifra che chiuderà affare che i siti specializzati danno per fatto) spinge Giangiacomo Magnani verso il ritorno a Sassuolo.
Giochi ancora da fare – sul centrale reggiano, di proprietà neroverde c’è anche il Verona – ma il vento spinge in quella direzione lì, anche perché di centrali veramente affidabili, a meno che non si voglia giocare il jolly all’estero, da prendere a gennaio ce ne sono pochini, ed il Sassuolo si è messo al lavoro in quella direzione lì.
Ascoltando da una parte la ragion di stato, ovvero il budget, dall’altra i rumors che danno il recupero di Ferrari e Marlon legati a settimane e non mesi e certificano una certa allergia del Sassuolo al mercato di riparazione invernale. Cui i neroverdi, anche in questa sessione, legano lo stretto ncessario. Il centrale è senza dubbio una priorità e come tale viene considerata, il resto optionals, anche se un paio di ‘casi’ andranno senza dubbio risolti.
Il primo riguarda Gianluca Caprari, attaccante che i neroverdi seguono da tempo ma la Samp non molla, il secondo quell’Alfred Duncan in naftalina in attesa di definire le traiettorie che potrebbero portarlo a Firenze. Per il centrocampista ghanese il Sassuolo vuole una quindicina di milioni che la viola non sborsa, oppure soldi e Sottil che ha da poco rinnovato il contratto con i viola.
Si tratta, in attesa di una settimana, la prossima, nel corso della quale magari sarà la cessione di Duncan a finanziare l’acquisto di Caprari, ammesso che tutto vada a posto per tempo.
Perché il tempo, a ben vedere, stringe e gli uomini-mercato neroverdi non sembra abbiano troppa voglia di forzare le tappe prima del necessario.
Stefano Fogliani