Melotti: "Quel gol a Ferrara è nel mio cuore"

L’amarcord del responsabile del settore giovanile gialloblù: "Cinquant’anni fa? Credetemi, quando ci penso mi sembra sia successo ieri"

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di Alessandro Bedoni

Spal-Modena per lui è certamente una partita speciale. E non solo perchè ha vestito entrambe le casacche e da allenatore ha guidato sia gialloblù che biancazzurri. Parliamo naturalmente di Mauro Melotti, oggi responsabile del settore giovanile canarino, che ha legato la sua storia calcistica ai colori di tutte e due le compagini, anche se, per sua stessa ammissione, da modenese doc il suo cuore rimane intriso dei colori della sua città.

Melotti, cosa le dice Spal-Modena?

"Soprattutto tanti ricordi, da giocatore e da allenatore. Ero sulla panchina spallina quando infliggemmo nel 2001 alla Longobarda di De Biasi una delle poche sconfitte stagionali con un gol segnato da Cancellato, da giocatore ricordo soprattutto una gara lontana nel tempo ma indelebile".

Immaginiamo lei parli di un match allo stadio comunale di Ferrara (ora Mazza ndr) del 29 ottobre del 1972...

"Proprio quello. Avevo vent’anni e avevo il grande entusiasmo che può dare solo il giocare per la squadra della tua città. L’arbitro ci accordò una punizione dal limite, tirai oltre la barriera ma Marconcini si superò deviando la sfera sul palo. Il direttore di gara però fece ripetere la battuta perchè la barriera si era mossa prima della conclusione: calciai di nuovo io e il pallone questa volta superò il portiere spallino e si insaccò proprio sotto la curva oggi intitolata a Campione, regno del tifo biancazzurro. E con quel gol espugnammo il terreno ferrarese, un match giocato sotto la pioggia e su un campo pesantissimo, alla fine ero quasi una maschera di fango".

Le fa effetto pensare che da quel gol è passato mezzo secolo?

"Mamma mia, cinquant’anni... Credetemi, quando ci penso mi sembra sia successo ieri. Quel gol lo porto nel cuore, come tutti quelli che ho segnato col Modena. Nella mia carriera di difensore ne ho segnati 35, ma quelli realizzati con la maglia canarina mi hanno dato un’emozione non paragonabile agli altri".

In quella stagione Spal e Modena battagliarono a lungo per la promozione...

"Per metà stagione almeno. Dopo quel derby perso contro di noi la Spal, che non era partita bene, esonerò Fantini e si affidò a Caciagli, e lì cominciò a risalire per poi staccare tutti nel girone di ritorno e andare a centrare la promozione in B, mentre noi andammo in calando. Era una squadra dai grandi valori tecnici, basti pensare a calciatori come Pezzato, Vecchiè, Ragonesi e Mongardi. Noi in panchina avevamo inizialmente Costagliola, a metà stagione venne rilevato da Angeleri e poi chiudemmo con in panchina Cavazzuti nelle ultime giornate. Alla fine ci piazzammo poco sopra la metà classifica".

Melotti, torniamo all’oggi. Il Modena domenica andrà a Ferrara con la carica data dal bel successo di Parma.

"Non ero al Tardini, seguivo le nostre squadre giovanili. Sbirciavo il primo tempo sul... telefonino, la squadra ha fatto davvero quarantacinque minuti perfetti e alla fine ha meritato la vittoria. Ma non mi meraviglia, perchè il Modena ha una buonissima squadra".