Modena alla ricerca dell’uno contro uno. Guiebre può essere l’uomo in più da lanciare

Ogni volta che il terzino del Burkina Faso è entrato in campo ha sempre dimostrato velocità e fisicità. E si candida come titolare

Modena alla ricerca dell’uno contro uno. Guiebre può essere l’uomo in più da lanciare
Modena alla ricerca dell’uno contro uno. Guiebre può essere l’uomo in più da lanciare

L’uno contro uno. Quante volte se n’è parlato anche lo scorso anno, quando si sottolineava la scarsa capacità del Modena di utilizzare tale arma, forse perché mancava nella caratteristiche dei giocatori ad eccezione di Romeo Giovannini, una volta perso Paulo Azzi. Mancava non solo negli ultimi venti metri ma anche sugli esterni, dove i canarini quasi mai riuscivano ad essere incisivi vista anche la particolare attenzione alla fase difensiva di quel sistema di gioco. Con Bianco, lo abbiamo notato in particolare durante tutta la preparazione estiva, le richieste alle corsie esterne sono leggermente cambiate e la spinta offensiva è diventata un fattore. Per sua stessa ammissione, il tecnico aveva presentato i 4 esterni a sua disposizione come 4 esterni di spinta, ed è vero se si pensa alle gare giocate fin qui da Oukhadda, Ponsi, Cotali e Guiebre. Quest’ultimo, tuttavia, pare l’unico ad avere in dote anche la famosa capacità di andare con coraggio all’uno contro uno. Con il Pisa, nei 45 minuti giocati, è riuscito a causare l’espulsione di Hermannsson con uno strappo degno di un centometrista a tagliare il campo in verticale.

Nei minuti giocati a Piacenza, le uniche situazioni potenzialmente pericolose che il Modena ha costruito sono arrivate quasi tutte dall’out di sinistra grazie allo sprint di Guiebre e a quel coraggio di proporsi sia in sovrapposizione che nella superiorità numerica. D’altronde, già a Monopoli (prima di essere acqusitato dal Modena) e poi nell’anno a Reggio Emilia con Diana, Guiebre ha saputo dare il suo meglio in sistemi di gioco che valorizzavano molto gli esterni, in particolare alla Reggiana con un centrocampo a 5 e questo non è dettaglio da poco. Un anno fa, prima del prestito, già Tesser nutriva dubbi sulla possibilità di inquadrare rapidamente il ragazzo del Burkina Faso in un modulo con 4 difensori. Anche Bianco ha parlato di una crescita che dovrà essere progressiva, ma è altrettanto evidente che siamo di fronte ad un giocatore che può essere molto di aiuto al Modena in quelle partite che sarebbero da stappare ad un certo punto. Come ogni allenatore insegni, serve il tanto citato equilibrio. Dunque, oltre alla fase offensiva di cui Guiebre sembra avere già tutto, è normale aspettarsi qualche tempo in più per immagazzinare i dettami difensivi perché i meccanismi collaudati della squadra vengono prima di tutto. Il Modena, però, sciolga le briglie del treno Guiebre. È davvero quel che serve per dare un’accelerata sulle corsie esterne.

Alessandro Troncone