Modena, Bonfanti una certezza per il futuro

Penalizzato dagli infortuni, in questa stagione con sole 14 presenze ha segnato 9 reti spesso decisive come in Supercoppa

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Chissà come sarebbe stato, se... Vien facile pensarlo, ci mancherebbe altro. Alla luce di quanto ha mostrato sabato, Nicholas Bonfanti è decisamente più che un rimpianto. Si intenda, non tanto per come si sia concluso il campionato del Modena. Insomma, il capolavoro di Tesser fortunatamente ha trovato in Minesso interprete fondamentale nelle sorti offensive dei canarini. È un rimpianto per quello che avrebbe potuto dare in termini di prestazione, soprattutto per lui stesso, per colorare a suon di gol la sua prima avventura coi grandi dopo aver conosciuto Antonio Conte e aver appreso i segreti del mestiere da Romelu Lukaku. Lui non perde occasione per ricordarla, quella serata di Cesena. Gli è rimasta dentro, da quel momento probabilmente è scattato qualcosa nella testa di un giovanotto di 20 anni che si è preso la responsabilità di indossare una maglia numero 9 in una piazza, in una squadra, che aveva come obiettivo quello di tornare in serie B. Niente male in termini di personalità. D’altronde la scuola Inter, in questo, avrà dato il suo contributo.

Ed è proprio così che Tesser aveva compreso che, nonostante la giovane età, avrebbe potuto contare sull’unico, vero, attaccante d’area di rigore che il Modena ha in rosa. Infatti, Bonfanti avrebbe poi regalato un altro gol alla Viterbese, prima dell’infortunio, maledetto. Non dimentichiamo il primo gol in maglia canarina, all’Imolese in Coppa Italia. con quello, i 5 in campionato e i 3 di Supercoppa, fanno 9 in 14 presenze, numeri che hanno davvero tanto da raccontare su Bonfanti e da qui lui dovrà ripartire per conquistarsi un posto nel Modena di Serie B. Posto sul quale noi avremmo pochissimi dubbi. Non solo per il contratto fino al 2024 che lega Bonfanti al Modena ma soprattutto per il potenziale mostrato nelle poche presenze.

Tuttavia, c’è un "vedremo" che lascia un attimo in attesa, ma siamo certi si tratti puramente di una conferma formale perché privarsi di un giovane così interessante, anche solo per farlo maturare in prestito in altri lidi, sarebbe forse scelta troppo azzardata. Lo "squalo" (così lo hanno battezzato a Milano, ora ne ha fatto pure la sua esultanza) ha lanciato la sua personalissima sfida.

Lo ha fatto con tre gol di testa, da attaccante di razza, da chi sa perfettamente cosa fare e come farlo. Forse lo ha avuto chiaro fin da quella prima chance a Cesena, dove il ragazzo è diventato grande e si è fatto uomo. Ha sofferto per i ripetuti infortuni, ma come un veterano del calcio non si è perso d’animo e ha lavorato duramente per costruirsi un’ultima giornata perfetta.

Sabato Modena ha avuto la sua conferma, Bonfanti è l’attaccante che, chissà, potrebbe davvero far sognare da qui ai prossimi anni.

a.t.