Modena, confermato il tecnico Mignani

L’allenatore ha firmato il contratto per la prossima stagione. Resta anche il secondo Vergassola. Oggi la presentazione on line

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Il lieto fine, evidentemente, non è ancora passato di moda. Certo, ci sono storie e storie, alcune nascono male, con il piede sbagliato e proseguono nell’incertezza, nel dubbio, condite da rimpianti e ripensamenti. Altre, invece, nascono sotto la famosa buona stella, anche un po’ sorprendentemente. Partono bene, ci prendono gusto e nessuno vorrebbe interromperle. Ogni singolo tifoso modenese, a questa storia, ha sempre creduto e potrà continuare a farlo. Michele Mignani e il Modena proseguiranno insieme ancora per un’altra stagione, il tecnico ligure ha firmato un nuovo accordo e guiderà i canarini anche nel campionato 202021 con Simone Vergassola, anch’egli confermato come vice. Oggi la presentazione virtuale on line. "La conferma dovrò meritarmela con il lavoro, dimostrando di valere una piazza come quella di Modena e una società così importanta". Potrebbero sembrare parole i banali, di circostanza. Michele Mignani le aveva dette durante la conferenza stampa al suo arrivo a Modena, a fine dello scorso novembre, quando gli si chiedeva come mai avesse firmato per appena sei mesi. E gli sono bastati poco più di 60 giorni di lavoro per meritarsi questa nuova avventura. Dal suo impatto devastante sull’ambiente su una rosa sfiduciata dalla mancanza di risultati della precedente gestione, dalla sciagurata sconfitta di Cesena e dai saluti di Mauro Zironelli, Michele Mignani ha ricevuto solo complimenti per come sia riuscita a cambiare le sorti di una stagione che pareva anonima e anche un pizzico deludente. La vittoria al debutto con la Vis Pesaro, la magia di Trieste e il brindisi natalizio con il Ravenna rappresentano un avvio da sogno. Il Modena ha acquisito lo spirito pragmatico e l’estrema freddezza del tecnico genovese, esperto nei playoff. Nessuna paura di affrontare big del calibro di Piacenza, Vicenza e Padova, sfrontatezza e coraggio dovranno essere le parole d’ordine da lì in avanti e così sarà. D’altronde, per chi in carriera si è ritrovato nella rosa della Sampdoria dei miracoli campione d’Italia nel 1992, ha rappresentanto un monumento della storia del Siena e conosce il campo come pochi, riportare in alto il Modena è sfida affascinante. E immaginiano che lo avrà pensato ancora una volta in questi giorni, quando dalla sua Siena dove ha trascorso la quarantena con la famiglia, ha viaggiato verso Modena pronto ad incontrare Roberto Cesati e a dare il suo ok ad una nuova avventura. Sicuramente più difficile, più complessa, sarà tutto estremamente strano nel calcio e non solo. Ma Modena lo ha scelto perchè la continuità può essere un’arma vincente e il prossimo campionato, nei progetti di Romano Sghedoni, non potrà essere solo di transizione. Lo aveva detto anche il patron, di Mignani bisogna apprezzare soprattutto la sua fedeltà per i colori che ha difesa in carriera, la sua semplicità e la sua bravura nel valorizzare i giovani, patrimonio preziosissimo del club. Benvenuto, anzi, bentornato mister Mignani. Modena aveva bisogno esattamente di questo. Di una storia che avesse un lieto fine.

Alessandro Troncone