REDAZIONE MODENA

Modena I gialli a Picco e Bisoli adesso rischia

I fratelli Esposito condannano ancora Gagno e compagni. Il tecnico si fa espellere a partita finita. In 90 minuti tre moduli diversi, ma il gioco latita

Modena I gialli a Picco e Bisoli adesso rischia

I fratelli Esposito condannano ancora Gagno e compagni. Il tecnico si fa espellere a partita finita. In 90 minuti tre moduli diversi, ma il gioco latita

di Alessandro Troncone

LA SPEZIA

E ora qualche riflessione è arrivato il momento di farla. Uscire dalla situazione nella quale il Modena si è cacciato, proponendo questo tipo di contesto tecnico, tattico e carattieriale, diventa impresa vera e propria. Soprattutto se non si è abituati a viverle, certe situazioni. Pur avendo alle spalle la paura provata nel girone di ritorno del campionato passato e parliamo di nemmeno un anno fa esatto.

Pierpaolo Bisoli non sa più cosa provare per rimediare a 12 partite da non ricordare, pur comprendendo anche due successi. Basti pensare che a La Spezia il tecnico parte col 3-5-2 nel primo tempo, lo abbandona ad inizio ripresa per passare al 4-3-1-2 per poi lanciarsi all’assalto dei bianconeri di casa con un 4-2-3-1: tre moduli in novanta minuti, sinonimo del fatto che, forse, le idee non sono mai state chiarissime. L’attenuante degli infortuni c’è stata, in parte c’è ancora e nessuno mai dirà che non ha condizionato. Tuttavia, errori individuali e atteggiamenti vari sono predominanti rispetto a tutto quanto. Al Picco, ciò che si percepisce dai primi miuti di gioco è che il Modena volesse strappare un pari, mettendosi a specchio (con Palumbo ad oscillare sulla trequarti), ripartendo con Caso.

Lo Spezia mette alle corde i canarini con 5 corner in poco tempo, poi il Modena vive un buon momento con l’occasione di Di Pardo prima di inciampare nel consueto errore madornale. Al 39’ la sgroppata di Salvatore Esposito non viene arginata da Gerli, il primo cross del centrocampista ligure viene rinviato malissimo da Caldara, il secondo trova tutto solo in area l’altro Esposito, l’attaccante (e fratello) Francesco Pio, il quale viene totalmente dimenticato da Zaro e la frittata è fatta. Nella ripresa Bisoli cambia, come detto. Lo Spezia cala e il Modena tenta il colpo con Caso che al 70’ si mette in proprio, ne salta due dalla sua mattonella di sinistra ma calcia debolmente quando pareva farcela e Gori respinde con i piedi. L’ex Frosinone ha fatto gli straordinari, Defrel ancora rimandato e Bozhanaj avrebbe meritato più spazio.

Dieci minuti più tardi Gagno salva tutto sulla punizione di Esposito (il centrocampista), sfiorando e mandando sulla traversa. Il Modena si getta in avanti ma solo con i nervi e poco altro. Sono i numeri a parlare. In attesa dei risultati di oggi, la squadra di Bisoli è a soli 3 punti dall’ultimo posto, ha perso la sua sesta partita su 12, viaggia con una media al di sotto del punto a partita. Il nervosismo è manifestato anche dal rosso che Bisoli incassa dall’arbitro a partita finita e dalla reazione, non proprio felice, dei pochi tifosi canarini giunti a La Spezia al momento del saluto della squadra dopo il triplice fischio. Se il Modena è questo, dire che arriverà nella parte sinistra a maggio è un bell’azzardo. Sul quale iniziare a riflettere.

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