Modena insaziabile, pranzo all’emiliana con tris

Come a Parma vittoria 39 anni dopo anche a Ferrara: punti d’oro in una partita ricca di colpi di scena. Al fischio finale Rivetti prende parte alla festa

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di Alessandro Troncone

FERRARA

Il pranzo è servito. Se lo gode il Modena, il conto lo paga la Spal. Dovevano, evidentemente, ricongiugersi 39 anni dopo i pianeti canarini, prima con la vittoria di Parma e poi con quella del ’Mazza’ e chissà da quanto altro tempo non si vedevano due derby vinti consecutivamente, per giunta in trasferta. E diciamolo pure con estrema serenità: Attilio Tesser ha scritto la storia, riuscendo come meglio non avrebbe potuto a risollevare una situazione che pareva brutta, bruttissima. Il tecnico ha come comune denominatore di questo suo piccolo capolavoro le soste per le nazionali. È lì che è stato bravo, più di ogni altra situazione, a trovare le chiavi giuste, a settembre e adesso. Il recupero di alcuni giocatori sulla carta molto importanti, come Falcinelli e Armellino, beh, ha fatto la differenza anche se spesso, quando il tecnico ne parlava, non gli si dava il peso che avrebbe meritato.

Le risposte arrivano tutte dal campo. Il ’Diego’ di Modena (concedeteci l’iperbole) si è letteralmente preso sulle spalle l’attacco e risulta a tutti gli effetti uomo-derby. La giocata per il raddoppio vale il prezzo del biglietto, senz’altro, ma c’è tanto altro. Soprattutto dal momento in cui Davide Diaw ha scelto di essere protagonista, in negativo, della giornata di festa dei 1.400 tifosi giunti da Modena. L’espulsione per fallo di reazione ai danni di Esposito al 33’ è ingenua, evitabile, chi più ne ha più ne metta, seppur il centrocampista della Spal non faccia nulla per farsi perdere l’occasione di una scena un po’ montata. Ma è un errore colossale dell’attaccante, errore che gli costerà sicuramente la partita con il Venezia e quasi certamente pure la trasferta di Bari. E, considerando le non ottimali condizioni di Bonfanti (Tesser così ha detto dopo la gara di ieri), la copera si fa molto corta. Fortuna c’è Diego Falcinelli. Prima di lui, però, la scena se la prende Luca Tremolada, un altro di quelli che sta aumentando sempre più i giri del motore. Dopo un primo tempo non entusiasmante dal punto di vista della qualità offensiva, il ’10’ pesca il jolly direttamente dalla bandierina, leggera deviazione di La Mantia e palla in buca. Al momento perfetto, alla fine del primo tempo. In 10 il Modena quasi gioca meglio, tanto da sfiorare il raddoppio ancora con Tremolada. Occasione sciupata, e gli spallini di De Rossi (impauriti e oggettivamente privi di idee) hanno un guizzo: Oukhadda si perde Moncini, colpo di testa e pari.

Tesser passa a 5, soffre quando c’è da soffrire, esalta Falcinelli e nel finale la chiude con il rigore di Marsura. Rigore giusto, meno giusto sarebbe stato quello concesso qualche minuto prima alla Spal dal direttore di gara per fallo inesistente di Magnino: il Var se ne accorge e spinge il Modena al successo. A nulla serve il 2-3 di Moncini al 97’, se non a rendere ulteriormente frizzante una partita che ha saputo regalare solo emozioni. Cala il sipario con Carlo Rivetti che, come a Parma, va a consumare le ultime energie sotto il settore ospiti e siamo certi avrà pensato alla storia. Storia che il Modena ha riscritto, chi l’avrebbe detto appena un mese fa.