Modena volley di fronte ad un nuovo bivio

Dare una seconda possibilità a questa squadra o rifondare. A meno che non si rafforzi l’ipotesi di una cessione della società

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Delusione. Non c’è altro sostantivo per definire la stagione di Modena Volley, iniziata con rifondazione, attesa e speranza e conclusasi con tre fallimenti. La formazione di Andrea Giani è uscita negli ottavi di finale in Coppa Cev, nei quarti di finale in Coppa Italia, in semifinale nei play off scudetto, ha terminato la regular season al quarto posto, non ha giocato nemmeno una finale e ha mancato l’accesso alla prossima Champions League.

Pedrini, che fare? Tempo di bilanci, si diceva una volta: qui il bilancio tecnico sembra molto chiaro. Catia Pedrini ora si trova di fronte a un bivio: ascoltare Bruno, ovvero dare una seconda opportunità al gruppo che quest’anno ha fallito, riscattandosi solo parzialmente con l’agonismo della serie contro Perugia? O rifondare un’altra volta, sarebbe la terza in tre anni, partendo magari dall’allenatore? Per rispondere a questa domanda prima bisognerebbe capire se siamo di fronte a una stagione in pareggio economico o con perdite molto limitate. Oppure se le perdite siano state ingenti e, unite alla delusione, possano portare alla cessione di quote societarie o addirittura della società in toto. Ci sono interessi in questo senso? Sembra che negli ultimi giorni la proprietà di Modena Volley stia muovendo alcuni passi e siano già aperti alcuni tavoli.

Qualcosa in meno. Il campo: nonostante alcuni detrattori a prescindere, la squadra titolare aveva un ottimo bilanciamento tecnico. Mancava la panchina, questo certo, punto di forza di Perugia e Civitanova che non a caso si ritrovano in finale per la quarta volta consecutiva. Mancavano forze fresche, per una squadra che però nel complesso ha dovuto giocare meno partite di Itas, Lube o Sir Safety. Come detto però la formazione titolare era di livello altissimo, lo si è visto soprattutto in gara 1 a Perugia. Ecco allora che il quarto posto in regular season e le eliminazioni precoci in Coppa Cev e Coppa Italia diventano meno digeribili.

Mistero Leal. Il vero anello mancante all’ingranaggio gialloblù però ha un nome e un cognome: Yoandy Leal. Il giocatore più pagato dell’intera rosa si è espresso al suo livello molto raramente. Poi il fattaccio del calcio a Travica e della squalifica, danno tecnico e d’immagine. Infine il misterioso infortunio al ginocchio: non traumatico evidentemente, lo schiacciatore cubano ha effettuato tutto il riscaldamento di gara 5. Il ginocchio era dolorante ma ‘semplicemente’ infiammato, come quello di Abdel Aziz ad esempio. Perché allora non ha giocato? Non c’è una diagnosi medica? È vero, voce che circola nei corridoi, che sia stato lui a dire di non farcela dopo la rifinitura mattutina? E se sì, perché Giani, per dargli le sue giuste responsabilità, non ha raccontato questa versione? Speriamo che nei prossimi giorni arrivino risposte, i tifosi di Modena le meritano, in attesa di capire cosa sarà del futuro.

Alessandro Trebbi