"Nati per giocare a calcio Che bravo nonno Ferretti"

Pochesci non si tiene: "Complimenti a tutti, nella ripresa abbiamo dominato. Ghion in C è sprecato e Giovannini da trequartista ci ha fatto vedere la sua classe"

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di Davide Setti

Dalle urla negli spogliatoi per rianimare un Carpi spento alla "lustrata" allo scarpino di Ferretti dopo il gol del 4-1. Anche per Sandro Pochesci è stata una domenica vissuta sulle montagne russe, col Carpi che aveva pagato nei primi 45’ la lunga inattività. "Nel primo tempo ci siamo troppo specchiati - il suo commento - giocando senza quel furore agonistico di cui questa squadra ha bisogno. Mi sono molto arrabbiato durante l’intervallo per l’approccio, perché le giocate c’erano state. De Cenco e Mastour devono un po’ ambientarsi nel nostro gioco, ma hanno fatto una grande partita tutti e due mi sono piaciuti, ci siamo rafforzati nel mercato come ho già detto e migliorati in qualità". La svolta è arrivata con i cambi della ripresa. "Nel secondo tempo - prosegue Pochesci - grazie anche ai subentrati, abbiamo dominato ed è arrivato ’nonno Ferretti’ che ci ha fatto vedere come si calcia in porta. L’esultanza con lo scarpino? Beh, io vivo di emozioni e quando fa un gol del genere mi emoziono e capisco poco… A parte tutto, sapete che io voglio gli attaccanti che giocano dentro i pali, le punte devono fare gol, non i cross, questo è il mio calcio. Poi devo fare i complimenti a tutti, Marcellusi ha messo una gran palla, Lomolino ha fatto la differenza a sinistra, Ghion è sprecato in C e Giovannini da trequartista ci ha fatto vedere la sua classe. Adesso abbiamo tante soluzioni, avevo detto di averli visti bene in settimana, l’unica paura era la tenuta fisica post Covid, perché questa squadra è nata per giocare a calcio".

Fa il mea culpa sull’altra sponda Leo Colucci, che al momento non è però in discussione nonostante i soli 5 punti in 8 gare dal suo arrivo. "La colpa è mia, i ragazzi non c’entrano niente - la sua disamina - mi assumo tutte le colpe di questa sconfitta e di questo andamento. Se qualcuno deve lasciarci la testa, questo è il mister. Il calo a cui abbiamo assistito nella ripresa è stato più che altro mentale. Ci succede spesso. E questo accade soprattutto quando arrivi secondo sulla palla, perdi i contrasti e dai fiducia agli avversari. Alla fine succede che ti porti l’avversario dentro l’area e, prima o poi, il gol lo prendi. Lo so, non deve accadere, ma succede spesso. Ecco perché è colpa mia. Mi assumo perciò tutte le colpe di questa sconfitta".

TV. Stasera alle 20,50 ospiti in collegamento a Sport Qui su Tv Qui (canale 19) l’ex team manager biancorosso Roberto Canepa, ora dg del Derthona, e l’ex Modena Jacopo Balestri.