Non è ancora finito il calvario di Romagna

Fermo da oltre un anno, il suo rientro a tempo pieno è stato rinviato

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Non è ancora finito il ‘calvario’ di Filippo Romagna (foto), i cui tempi di recupero si allungano. Il centrale ex Cagliari, arrivato in neroverde nell’estate 2019, si infortunò gravemente nel corso di quel Sassuolo-Brescia con il quale il calcio di casa nostra – era il 9 marzo 2020 – andò in lockdown. Ed in lockdown, suo malgrado, ci è andato anche il centrale difensivo che pure si era preso la difesa neroverde con 18 presenze su 26 possibili a farne titolare indiscusso: la gravità dell’infortunio lasciava immaginare assenza parecchio lunga per Romagna, ma i tempi di recupero vanno allungandosi a dismisura e la foto che lo stesso Romgna ha postato su instagram avvalora l’ipotesi. Nonostante oltre un anno di assenza – un anno e mezzo, di fatto – il percorso di riabilitazione del difensore è tutt’altro che concluso e le ipotesi più ottimistiche parlano di rientro solo tra l’autunno e l’inverno. Contorni ancora vaghi, insomma, che nemmeno il post di Romagna definisce. "Un piccolo incidente di percorso che posticiperà il mio rientro", scrive Romagna, che non si abbatte ("carico a 1000 e con lo stesso sorriso di sempre") e guarda avanti con, aggiunge, "in testa un solo obiettivo". Quello, immaginiamo, del rientro in campo: sarà un gran giorno, quello, sia per Romagna che per il Sassuolo che, nel frattempo, corre ai ripari e blocca la cessione di Goldaniga. Il difensore, la scorsa stagione in prestito al Genoa, non è stato riscattato e potrebbe restare. Anche perché gli altri centrali su cui il Sassuolo ha fatto mercato (Ruan del Gremio ed Erlic dello Spezia) arriveranno non prima di gennaio .

s.f.