"Non possiamo permetterci cali di tensione"

Il tecnico confessa di aver dormito solo 3 ore dopo Gubbio: "Avrei messo la firma per arrivare all’ultma con un +2 sulla seconda"

Migration

Nessuna ansia, solo una tensione abbastanza evidente che bene non ha fatto. La diagnosi eccola qui, il Modena visto a Gubbio ha mancato un primo appuntamento con il colpo grosso ma non c’è preoccupazione nelle parole di Attilio Tesser, ieri a disposizione dopo la squalifica del "Barbetti" per commentare quanto accaduto in Umbria.

Mister, anzitutto cos’è mancato per lei alla squadra?

"Abbiamo giocato molto contratti, anche molto lunghi. Non abbiamo approcciato bene la gara, abbiamo sempre rincorso gli avversari e mai proposto le nostre idee. È stato dato tantissimo spazio al Gubbio, noi mai pienamente in partita e mi dispiace per quel gol preso al 45’, nato da una punizione non sfruttata da noi"

A proposito, quello delle palle inattive non sfruttate è un tema

"Sì, è un dato importante. Assurdo non concretizzare così tante punizioni e corner, avremo fatto 4 o 5 gol su palla da fermo e sono molto pochi nonostante abbiamo giocatori che sanno calciarle bene e nelle ultime partite abbiamo avuto grosse occasioni".

Tremolada non è apparso brillante da fermo, anche nella manovra

" Quando gira lui, lo fa anche il Modena. A Gubbio è stato meno brillante del solito, ma non siamo riusciti a trovarlo nella maniera giusta tra le linee né lui è stato capace di liberarsi".

Perchè un inserimento tardivo di Giovannini?

"Avevo già due attaccanti strutturati in campo come Ogunseye e Longo, con Mosti. Con loro abbiamo provato a creare pericoli. Me lo sono tenuto per gli ultimi dieci minuti".

E la scelta di Azzi centravanti?

"Nasce dall’analisi della partita d’andata. Quando ha giocato in attacco, Azzi è sempre stato decisivo con i gol o con gli assist, per me non era una sorpresa. Volevo giocare con rapidità, ma se viene a mancare la verticalizzazione è dura".

E il Gubbio ha fatto un’ottima partita, con grande motivazione

"Per una parta di gara ha fatto decisamente meglio. Lì hanno perso Reggiana e Cesena. Erano motivati? Noi forse lo eravamo addirittura fin troppo".

Ha l’impressione che il Modena stia arrivando alla fine a corto di energie fisiche?

"Penso più nervose che fisiche. Chiaro che ci siano dei giocatori che abbiano tirato la carretta più di altri. Ma penso a Pesaro o alla partita con l’Ancona, leggendo anche i vostri commenti sui giornali si parlava di una squadra al top. Non credo in due settimane si possa perdere la condizione".

Può aver influito il clima di festa dai 110 anni in avanti?

"No, anzi. Mi spiace moltissimo. Doveva essere una risorsa incredibile, a Gubbio giocavamo di nuovo in casa praticamente e questo deve essere una forza, sono certo troveremo accanto a noi questo clima anche sabato prossimo".

E questi 9 giorni ora come si preparano?

"A inizio stagione tutti avrebbero messo la firma per giocarci il campionato, a queste condizioni. Siamo in una buona posizione, ci giochiamo una stagione e lo sappiamo. Abbiamo visto che non possiamo permetterci di giocare con la tensione".

Rispetto ad altre squadre che ha allenato, vede una squadra con un pizzico d’ansia?

"Questo capita a livello internazionale anche, non solo a Modena. Per arrivare a giocarci una chance a Gubbio, abbiamo vinto tante partite e la bravura è stata viaggiare dritti, spediti e l’ho detto ai ragazzi. Siamo lì davanti, abbiamo una grossa opportunità. Tutti vorrebbero essere nelle nostre condizioni. Non si può sbagliare, cercheremo di rispondere ancora una volta sul campo come abbiamo sempre fatto. A Cremona abbiamo vinto il campionato all’ultima giornata, al minuto 87 con un gol di Scarsella, nonostante avessimo una squadra molto esperta".

Alessandro Troncone