"Non sarà un anno di transizione Costruiremo cose importanti"

"Vogliamo gettare le basi per una grande ripartenza. Nel mio ruolo c’è concorrenza,. ma sono fiducioso"

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È il quarto ritorno sotto la Ghirlandina, quello della maturità, dell’esperienza, del potersi togliere definitivamente da dosso l’etichetta di ‘giovane’ per diventare un elemento che può aiutare la squadra, certo, ma forse soprattutto i giovani. "Il posto non è assicurato ovviamente, ma credo ci sarà spazio per tutti e bisogno di tutti". Le parole sono di Elia Bossi, centrale triestino classe 1994 che dopo un anno passato alla Top Volley Cisterna ritorna in gialloblù. "Non mi piace però parlare di transizione – commenta proprio Bossi – piuttosto di una stagione nella quale gettare le basi per una ripartenza, costruendo qualcosa di importante".

Bossi, come ha vissuto questo ritorno ‘a casa’?

"Vivo a Modena, quindi tornare qui e tornare a gareggiare per questi colori per me è bellissimo ed emozionante. Ho tanti amici dentro al palasport, e la sensazione è quella di non essere mai andato via, devo dire la verità".

La preparazione come sta andando?

"Stiamo lavorando duro da alcune settimane con Oscar Berti e Sebastian Carotti, ora sono tornati o sono in procinto di arrivare anche i ragazzi dalle Nazionali e accelereremo parecchio".

Al centro la concorrenza di Stankovic, Krick e Sanguinetti sarà spietata?

"La concorrenza? Sono molto fiducioso dei miei mezzi, anno dopo anno ho cercato di imparare dalle esperienze che ho avuto, crescendo come atleta e come persona. Al mio fianco ci sono grandi campioni e talenti, non c’è un posto garantito ma conosco tutti e immagino che durante la stagione, con le difficoltà che campionato e coppe ci metteranno di fronte, Giani potrà e dovrà attingere da tutta la rosa".

Ha visto tanti suoi ex compagni di squadra diventare Campioni del Mondo?

"Sì, una grande emozione. Come tanti non posso certo dire che me lo immaginavo, ma gli azzurri sempre piaciuti, fin dall’anno scorso quando è iniziata questa nuova era. Ho sentito alcuni miei amici in casacca azzurra e ho fatto loro i complimenti, è stato il successo della consacrazione. L’Europeo dello scorso anno ha avuto un percorso più dolce, mentre al Mondiale hanno fatto un torneo di altissimo livello, battendo Francia e Polonia, forse oggi le due formazioni più forti".

Alessandro Trebbi