Obiang lancia la sfida alla ‘sua’ Sampdoria «Sarà emozionante, ma ora penso solo al Sassuolo»

Calcio serie A, il centrocampista è un ex

Migration

«Sì. Sarà emozionante. Già due settimane fa tornando a Marassi per la partita con il Genoa qualche scossa emotiva la avevo avuta». Segnando, per giunta, il suo primo gol in neroverde.

Da lì in avanti, per Pedro Obiang, altri 180’ in campo tra Udine e il Torino, e la sensazione che contro i suoi ex compagni in blucerchiato per il Sassuolo possa essere l’occasione giusta per piazzare un allungo che, classifica alla mano, sarebbe fondamentale.

«Per questo – dice – disputeremo una partita seria, con il massimo rispetto nei confronti dei nostri avversari. Immagino sarà una partita difficile, ma ce la giocheremo senza fare barricate».

Spiega, Obiang, di aspettare la gara di Marassi con una certa emozione («alla Samp resto affezionato, avrei anche potuto tornarci, poi non si è fatto nulla») ma le nostalgie da ex sbattono contro la ragion di stato.

«A Genova ho passato tanti anni, per il blucerchiato proverò sempre qualcosa di speciale, ma per le emozioni avrò poco tempo: «Avevo pensato sarei rimasto in Premier un altro paio di stagioni, poi mi è arrivata la proposta del Sassuolo, che su di me ha fatto un investimento importante. Ho trovato – dice - una società seria, gestita come una famiglia, con valori forti e una storia importante, e se alla Samp devo tanto, oggi devo pensare al mio Sassuolo».

Che su Marassi, peraltro, marcia con l’abituale carico di assenze: indisponibili, in vista di domenica, ci sono Vlad Chiriches, Gregoire Defrel, Alfred Duncan, Gian Marco Ferrari, Marlon e Alessandro Tripaldelli.

s.f.