"Persi troppi punti, i viola hanno qualità"

De Zerbi ammette: "Per quanto espresso in campo meriteremmo qualcosa in più, ma siamo ottavi nonostante le tante assenze"

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SASSUOLO

"L’ottavo posto oggi è il massimo che potessimo raggiungere, ma 43 punti in classifica sono pochi, per quello che abbiamo espresso in campo". Sarà che è tutto un gran parlare di un futuro ancora da scrivere (è di ieri la notizia di un interessamento dello Shaktar) o che lo stesso Roberto De Zerbi, come del resto il Sassuolo, pare non abbia gran fretta di sciogliere le riserve rispetto a quanto verrà a fine stagione, fatto sta che la vigilia di Sassuolo-Fiorentina mette, come è giusto che sia, in primo piano il match contro i viola.

Anche perché se è vero che le prime sette viaggiano più forte dei neroverdi, "che gli undici punti di distacco potevano essere meno", è altrettanto vero che, spiega l’allenatore del Sassuolo, "mancano otto partite e non è chiuso nessun tipo di discorso". La prima delle otto si gioca alle 18, contro la Fiorentina dell’ex Iachini, con un’infermeria che avrà messo le porte girevoli, stanti i recuperi di Berardi e Defrel e il contestuale forfait di Locatelli, e con la consapevolezza che sarebbe tempo di mettere in campo "la ferocia che serve a prendere quello che meritiamo". La gara Benevento, pur vinta, ha infatti confermato come il Sassuolo fatichi a chiudere le gare, ma ha suggerito anche – e lo si è visto dalla capacità di gestire gli affanni nel finale – una squadra tutt’altro che in vacanza, che ci tiene a chiudere bene una stagione nel corso della quale le assenze hanno spesso condizionato i neroverdi. "Il vero Caputo lo abbiamo avuto solo le prime dieci partite, Defrel anche, Berardi è stato assente a lungo e Boga ha avuto una stagione complicata: questo, tuttavia, a mio avviso dà ancora maggior valore a quello che stiamo facendo, e conferma come la rosa sia comunque competitiva". E in grado, il sottinteso, di sorprendere ancora, a cominciare dal match contro i viola, che in classifica rendono ai neroverdi una quindicina di punti "ma sulla carta e per organico sono da considerare al nostro livello. La differenza in classifica la fa, probabilmente, il fatto che loro lavorano ad un progetto intrapreso da una stagione, mentre noi non abbiamo stravolto l’organico come hanno fatto loro. Ma in squadra Iachini ha giocatori come Vlahovic e Ribery, Castrovilli e Bonaventura, ovvero molta qualità". Qualità contro la quale il Sassuolo, che i viola all’andata li patì parecchio, spingerà la sua, cercando di andare oltre i difetti che oggi lo limitano. "Potevamo – la conclusione del mister – avere tranquillamente più di 50 punti: se ne abbiamo meno vuol dire che in qualcosa siamo mancati".

Stefano Fogliani