di Alessandro Troncone
In uno dei momenti più delicati della stagione, anche per il suo personale percorso di crescita, il Modena sceglie di mettere sul piatto rinnovo e fiducia a Fabio Ponsi (nella foto). Il 22enne toscano si è legato ai canarini fino al prossimo 2025 con opzione per il 2026 e per il club è da ritenersi a tutti gli effetti uno dei giovani patrimoni in possesso: "Soddisfazione grande, grazie alla società e al direttore. È un attestato di fiducia – ha commentato il terzino –, sono contento che loro vedano in me i valori del Modena, cercherò di mettere in campo il massimo impegno".
Proprio del campo si è poi parlato, in particolare della serataccia di Palermo nella quale anche lo stesso Ponsi è stato suo malgrado protagonista in negativo nell’episodio del calcio di rigore trasformato da Vido: "Non ho avuto la lucidità di fermarmi, purtroppo, cercherò di non farlo più. Brutta partita, dopo un ottimo primo tempo a livello emotivo i primi due gol della ripresa ci hanno dato uno schiaffo – ha continuato – la pausa ci deve aiutare a mettere a posto le cose, per poi arrivare alla partita con il Cittadella con la testa libera per esprimerci al meglio. Abbiamo avuto infortuni e mezzi acciacchi, anche in questo senso avere più tempo potrà darci una bella mano in questi giorni. Dare continuità è fondamentale, è stato un campionato di alti e bassi, nelle ultime giornate dovremo ottenere risultati positivi e dare loro continuità. Il fattore casa ci aiuterà, ne giocheremo 5 al Braglia e sappiamo bene cosa può significare. Pochi pareggi? Probabilmente è proprio quello che ci manca. Nel momento in cui abbiamo affrontato le famose partite che non siamo riusciti a vincere, avremmo dovuto pareggiarle. Penso a Como, Ascoli... questo può condizionare, il pareggio può dare continuità a vittorie precedenti. A Palermo, ad esempio, dopo il 2-2 siamo stati frenetici alla ricerca del gol e ci siamo allungati, questo ha comportato la poca lucidità che si è vista nel secondo tempo". Per Ponsi, come per molti suoi compagni, si tratta del primo campionato di B: "Sono contento della buona continuità che ho, ad inizio non lo pensavo ma ho sentito sempre la fiducia del mister – ha raccontato –. Normale che tra la B e la C ci sia differenza, l’ordine è la differenza più notevole che ho notato. Renzetti? Grande persona, abbiamo un ottimo rapporto. Ascolto i suoi consigli sia su temi del campo che umani, non è scontato avere un rapporto del genere con un compagno che gioca nel tuo stesso ruolo".