Pronti-via, Silvestri gol ed è già tempo di derby

Il nuovo Modena di Tesser ci mette 40 secondi per sbloccarsi, Catanzaro battuto 3 a 1 e lunedì prossimo al Braglia arriva il Sassuolo

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di Alessandro Troncone

Da un punto di vista puramente mentale, il Modena non ha dimenticato da dove arriva. Il campo, poi, ha raccontato anche di momenti interessanti, di prime volte e di vecchie certezze. Obiettivo raggiunto, i gialli si regalano il derby di Coppa con il Sassuolo (lunedì 8 agosto) e fanno festa nel caldo torrido del Braglia dove nemmeno la gente di Modena ha dimenticato le recenti gioie. Era, evidentemente, ancora limpido il ricordo di quella giornata di festa che è valsa la B. E il primo boato della Montagnani, seppur ridotta (ma nemmeno così tanto) dal periodo di ferie estive arriva dopo appena 40 secondi, con l’incornata di Silvestri. Al 5’ minuto Seculin deve già superarsi sul sinistro di Cianci, così il Catanzaro si rende pericoloso. La partita si fa presto equilibrata, il caldo non è compagno d’avventure simpatico e al 22’ c’è pure il consueto cooling break, veramente necessario in un 31 luglio a dir poco afoso.

Tuttavia, cresce il Catanzaro, cala il Modena e Seculin deve nuovamente mettere i guantoni sul tiro dalla distanza al 30’ di Verna diretto alla sinistra del portiere canarino. Al 34’ Diaw troverebbe la rete del 2-0, ma per il guardalinee è fuorigioco. Il Modena si rivede intorno al 39’ e lo deve sempre al movimento di Falcinelli, abile a svariare su tutto il fronte offensivo e a vestire i panni di regista offensivo, la sua azione termina sui piedi di Azzi sul secondo palo, stop e conclusione parata da Fulignati ma gialli vicini al raddoppio. E Falcinelli avrebbe meritato di porre, lui, la firma sul raddoppio a pochi istanti dalla fine del primo tempo, dribbling secco ma mancino a lato.

Ci pensa Diaw, qualche secondo dopo, in volata lanciato da Tremolada a sistemare le cose: piatto destro, palla all’angolo e 2-0. La ripresa poteva sembrare poco più di una formalità, così non è stato. Il Catanzaro ci crede. Seculin non interviene in maniera perfetta al 60’, lasciando la sfera che poi finirà nella mischia a disposizione di Tentardini che insacca a più facile delle reti.

Gara riaperta e Tesser getta in campo forze fresche, da Giovannini a Mosti fino a Panada, al Modena serve lucidità. La offre proprio quest’ultimo, il talentino scuola Atalanta che inventa, al 75’, una parabola perfetta per l’inserimento di Magnino che in area si coordina e calcia a rete al volo per uno spettacolare 3-1. E ci voleva, per rassenerare un secondo tempo insidioso. E ci voleva, soprattutto per regalarsi il classico finale sotto la curva, quello che ha accompagnato il Modena per tutta la scorsa stagione.

È il caso di dire che i gialli hanno ripreso da dove hanno finito ed è questo l’aspetto più positivo. Quel che Tesser aveva chiesto, ovvero la mentalità giusta, c’è stata. Per tutto il resto c’è naturalmente tempo. Condizione, fluidità di manovra, intesa tra i reparti. Tutto verrà. Iniziare con una vittoria era, nel frattempo, la cosa più importante da fare.