Qualità e organizzazione, la Vis tiene a Sassuolo

Finisce 4-1 con le accelerate di Berardi, ma prima della prodezza di Raspadori Pesaro va vicino al 3-2: possesso, passaggi e affondi

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VIS PESARO

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(4-3-3): Russo; Muldur, Erlic (35’ st Aihan), Tressoldi (35’ st Ferrari), Rogerio (35’ st Marchizza); Thorstvedt (1’ st Harroui), Obiang, Maxime Lopez; Berardi (35’ st Raspadori), Alvarez (35’ st Defrel), Ceide (1’ st D’Andrea). All. Dionisi.

VIS PESARO (4-3-3): Farroni (1’ st Campani); Ghazoini (1’ st Rossoni), Pellizzari, Cusumano (1’ st Gavazzi), Borsoi; Aucelli (1’ st Astrologo), Coppola (1’ st Marcandella), Di Paola; Egharevba, Ngom (1’ st Gucci), Cannavò (1’ st Sanogo). All. Sassarini.

Arbitro: Manganiello di Pinerolo.

Reti: 34’ pt Thorstvedt, 44’ pt Maxime Lopez, 8’ st Alvarez, 14’ st Gucci, 40’ st Raspadori.

Note: pomeriggio torrido (36°, spettatori 700 con nutrita rappresentanza vissina; angoli 2-4.

La Vis esce a testa alta dal ‘Ricci’, al di là del punteggio, mostrando di saper esprimere il suo gioco anche contro un avversario di Serie A, mantenendo l’intensità per i 90 minuti e costruendo diverse occasioni da gol, specie nella ripresa quando solo le parate di Russo hanno impedito ai biancorossi di andare ancora a segno. Sassarini schiera un 4-3-3 che ha tutta l’aria di voler mettere alla prova due elementi: Mario Coppola (capitano) nel mezzo, con Di Paola e il prodotto di casa Aucelli ai lati; Pellizzari al centro della difesa. Quest’ultimo se la cava mica male, con un paio di chiusure notevoli. Davanti un tridente vero, con Ngom centrattacco, che la Vis sembra reggere bene per un po’, salvo sfinirsi alla distanza. Nel primo tempo la squadra di Sassarini esprime per mezzora i concetti base del tecnico: palleggio stretto e insistito, regolari uscite dal basso (mai un pallone buttato oltre la linea) che producono, laddove riuscite, diverse puntate in avanti. Vedi un destro di Di Paola ribattuto, una volata di Egharevba e un cross di DiPa sul quale Cannavò non arriva. Sul conto vissino anche un paio di corner. La faccenda si complica quando il Sassuolo alza la linea della riconquista e Berardi comincia a dispensare il suo calcio raffinato, mentre Raspadori oggetto delle sirene di mercato è in panchina.

Il vantaggio arriva poco oltre la mezzora con un gran numero di Thorstvedt in area: ruleta su Cusumano e rasoiata in rete. Raddoppio prima del riposo con una destro a giro di Alvarez sotto l’incrocio. Nella ripresa Sassarini cambia mezza squadra mantenendo assetto e concetti. Incassa subito il terzo gol (diagonale di Alvarez), rischia il quarto ma non rinuncia a trame e pressione alta, con i tempi portati prima da Aucelli e poi da Astrologo. Così nasce il gol vissino, quando Gucci costringe all’errore i centrali di casa e Russo completa la frittata con una svincolata di cui approfitta l’attaccante toscano. Potrebbe arrivare anche il secondo gol, se Russo non rispondesse da campione alla botta in area di Di Paola, imbeccato da Sanogo. Poi ancora Dipa su punizione guadagnata da Marcandella, ma Russo è presente. All’alta qualità del Sassuolo, ormai prossimo agli impegni che contano tra coppa (Modena) e campionato (Juve), la Vis risponde con un magnifico duetto Di Paola-Marcandella, il destro del biondo destinato all’incrocio è sventato prodigiosamente da Russo. Applausi a scena aperta. C’è tempo anche per una puntata di Egharevba che si beve in area Ferrari ma calcia sull’esterno rete, un’incursione di Sanogo rimontato dai neroverdi e una giocata di classe del neo entrato Raspadori, che pennella un sinistro a giro sotto l’incrocio per il definitivo 4-1. Organizzazione e qualità non mancano a questa Vis, Buon viatico per il campionato.