Quando all’ultima gara si decide un’annata

Dal ’77 ad oggi, spesso i canarini si sono giocati in casa e a fine torneo promozione o salvezza. Solo col Genoa nell’86 andò male

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di Roberto Grimaldi

Caldo quasi estivo, adrenalina a mille, stadio pieno, voglia di festeggiare ma anche paura che tutto vada storto. Ovvero, quando ti giochi l’intera stagione nell’ultima partita in casa. Ancora una volta i tifosi gialloblù vivranno questa situazione il prossimo 23 aprile, in una gara dentro-fuori, o la va o la spacca. Non ci sarà un domani. E’ già successo nella storia canarina e chi c’era se lo ricorda bene.

L’ultima volta è stata rimembrata più volte, soprattutto dopo la vittoria rocambolesca con l’Imolese. Il gol su rinvio di Gagno al 92’ ha ricordato la rete di Ginestra al 97’ a Brescello: quella vittoria all’ultimo assalto fece sì che il Modena di De Biasi si potesse giocare la promozione in serie B l’ultima giornata in casa contro il Lecco. I punti di vantaggio sull’inseguitrice (il Como) erano due, con una vittoria sarebbe stata cosa fatta. La squadra si portava dietro l’entusiasmo di Brescello e non fallì l’appuntamento: rigore realizzato da Grieco al 48’, raddoppio di Scoponi al 69’. E andò in scena il copione delle grandi vittorie: caroselli in giro per la città, clacson spiegati e bagno nelle fontane. rMa andando a ritroso sono almeno quattro le ultime giornate al Braglia che in maniera drammatica decisero una stagione intera. I più attempati si ricorderanno di Modena-Monza, partita leggendaria che si giocò il 29 giugno del 1977. La squadra canarina allenata da Pinardi aveva bisogno di una vittoria per salvarsi e rimanere in serie B. Peccato che l’avversario di turno fosse il grande Monza, che invece aveva bisogno dei due punti per andare in serie A. I brianzoli vantavano tra le loro file fuoriclasse come Terraneo, Buriani e Antonelli, tutti giocatori che poi calcarono i campi della massima serie. Passò in vantaggio il Modena con gol di Rimbano, che purtroppo ci ha lasciato pochi giorni fa. Pareggiò Buriani, poi, a due minuti dalla fine, una stoccata di baffo gol Bellinazzi, deviata da un difensore, finì in rete.

Andò peggio il 19 giugno del 1988: dopo la promozione in B all’ultim giornata due anni prima, il 1 giugno ’86 (Modena-Ancona 1 a 0,) sempre al Braglia, la squadra canarina allenata da Gigi Mascalaito si giocava la salvezza contro il Genoa, a pari punti. Una lotta tra disperati, con il pareggio che non sarebbe servito a nessuno. Passarono i grifoni con Di Carlo su rigore, pareggiò Masolini, sempre dal dischetto. Poi fu Scanziani, futuro allenatore canarino, a segnare la rete del vantaggio, con Briaschi che arrotondò. Forse una delle giornate peggiori della storia canarina. Una storia che però, sempre all’epilogo della stagione, vide un’altra pagina di festa: era il 14 giugno 1992, e nell’ultima di campionato serviva una vittoria contro il Messina, squadra anch’essa invischiata nel fondo classifica. Su errore del portiere dopo 3 minuti segnò Provitali, ma Protti pareggiò i conti. Alla fine risolse un difensore, Gianfranco Circati, che ora vive in Australia, che con un colpo di spalla mise dentro un cross dalla destra. Infine il 10 giugno 2007: furono i gol di Longo e Pinardi a conservare la serie B, battendo il Frosinone all’ultimo atto al Braglia.