LORENZO LONGHI
Sport

Quanto è forte davvero il Sassuolo?. Tre settimane intense per scoprirlo

Fino alla prossima sosta di ottobre i neroverdi dovranno giocare cinque partite in ventuno giorni. Si riparte con due trasferte, al Mapei si torna solo il 28: l’occasione per stabilire le gerarchie nei reparti.

Quanto è forte davvero il Sassuolo?. Tre settimane intense per scoprirlo

Contrasto nell’ultimo match contro la Cremonese

Da sosta a sosta fanno cinque partite in 21 giorni, tre settimane insomma per farsi un’idea più chiara di una squadra che, sinora, non ha dato molti elementi – non solo per colpa sua, ma molto a causa del contesto – per essere interpretata per bene: questo è l’immediato futuro del Sassuolo per il periodo che andrà dalla sfida di domenica contro la Carrarese e terminerà il 5 ottobre, quando la B si fermerà di nuovo, appunto con la seconda sosta coincidente con l’attività delle nazionali, prima di riprendere dopo due settimane.

Il calendario di queste tre settimane sarà particolarmente inconsueto, perché per il Sassuolo salta l’alternanza casa-trasferta: si dovrà infatti ragionare per cicli, perché sono in programma due sfide consecutive lontano da Reggio Emilia, quindi una cesura in Coppa Italia (ma ancora in trasferta) e infine due partite casalinghe di fila a completare la programmazione. Domenica a Carrara, contro i gialloblù neopromossi in B, il Sassuolo scenderà in campo alle 15, per la prima volta a mercati chiusi, compresi quelli di Arabia Saudita e Turchia: può sembrare una banalità, ma ogni allenatore (e Grosso su tutti) sa bene quanto il termine della finestra per gli affari fissi un punto dal quale, finalmente, si può tirare una riga e ripartire.

Sei giorni dopo Carrara, sabato 21 alle 15, i neroverdi andranno a Cosenza contro una squadra che in classifica è ultima, ma sul campo – e dunque senza la penalizzazione di 4 punti – ha ottenuto il medesimo bottino del Sassuolo. Si tratta, insomma, di due impegni più insidiosi che difficili, e ciò che ne uscirà ci dirà qualcosa in più soprattutto sulla personalità di una squadra che, poi, martedì 24 giocherà la gara del secondo turno di Coppa Italia in casa del Lecce. Il programma non è ancora stato ufficializzato dal club, ma è probabile che i neroverdi, dopo Cosenza, non rientrino in Emilia per poi sobbarcarsi l’altra lunga trasferta di Lecce, ma si trasferiscano direttamente in Salento o in un centro sportivo in zona mediana nel quale fare base prima della gara di coppa contro i salentini.

Il Sassuolo tornerà a giocare al Mapei Stadium solo il 28 settembre contro lo Spezia, sostanzialmente quasi un mese dopo l’ultima partita con la Cremonese, ma saranno a Reggio anche la settimana successiva, il 5 ottobre, contro il Cittadella. Ora, considerando le difficoltà di un calendario del genere, almeno sulla carta, fare previsioni in termini di punti non ha senso, tuttavia è lecito attendersi un balzo in termini di identità di squadra, oltre che qualche indicazione in più un merito alle gerarchie in ogni reparto, a partire dalla porta, sino all’attacco. Serviranno certo tutti gli elementi della rosa a disposizione, ma si inizierà a vedere un Sassuolo molto vicino a quello vero, quello insomma che sarà.

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