Sabbadini dopo la sconfitta: "Dispiace per i tifosi Ma ora resettiamo e pensiamo al Lentigione"

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Equilibrio è la parola d’ordine in casa Carpi dopo la beffarda sconfitta di Correggio, che ha fatto perdere l’occasione ai biancorossi di agganciare la vetta della classifica. "Ci vuole equilibrio perché non è possibile passare dall’euforia del post Giana al disfattismo di queste ore" ribadisce il d.s. Matteo Sabbadini che cerca di analizzare a mente fredda il ko del "Borelli". "La gara è stata molto diversa dalle altre 2 sconfitte – spiega – e l’avevamo approcciata bene, pur contro una squadra tutta chiusa nella sua area. Con le nostre giocate di qualità abbiamo messo tre volte un giocatore davanti al portiere a differenza di San Mauro o Agliana, il rimpianto è non essere riusciti a sbloccarla, altrimenti oggi saremmo qui a raccontare cose molto diverse. Nel secondo tempo loro si sono chiusi ancora di più e abbiamo perso di incisività. Abbiamo messo dentro una decina di palloni senza trovare la spizzata giusta, poi è vero che a parte la traversa di Laurenti e il tiro di Boccaccini non abbiamo creato tanto, ma alla squadra per impegno non possiamo dire nulla e la cosa più bella è stata l’applauso del nostro splendido pubblico a fine gara. Purtroppo in gare così ti esponi ai contropiedi, anche se fino al 94’ Balducci non aveva fatto parate fino a quel gol casuale. Sono gare che se ne rigiochi 10 ne vinci 9, ma non ci sta girando troppo bene. La difficoltà contro le squadre chiuse? Il mister sta lavorando tanto su questo, ci siamo messi anche 4-4-2 per aprirli un po’. Ma a Correggio le palle gol anche contro un "muro" le abbiamo create". Ora è necessario voltare pagina. "Bisogna resettare e non farsi inquinare la testa da questa sconfitta – prosegue – mi tengo il dato che dopo 12 giornate siamo la miglior difesa del girone e anche che nonostante 3 sconfitte in 12 gare siamo comunque a -2 dalla vetta. Da qui dobbiamo ripartire con il Lentigione".

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d.s.