Sassuolo, Carnevali decide che va bene così

Il mercato si chiude con colpi minori: Pinato al Pordenone, Adjapong all’Ascoli. E da Dublino arriva il 2004 John Patrick Ryan

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I botti, il Sassuolo, li aveva già fatti per tempo, con le cessioni milionarie di Scamacca e Frattesi, con gli acquisti più (Pinamonti) e meno (Antiste) reclamizzati e soprattutto trattenendo diversi gioielli (Berardi in primis, ma anche Frattesi) quindi aspettarsene all’ultimo momento non era cosa. I neroverdi attarversano così l’ultimo giorno di mercato saldando a se stessi quanto già fatto, e consegnando alla sirena giusto qualche movimento ‘minore’. Pinato al Pordenone, Adjapong all’Ascoli e l’arrivo del classe 2004 John Patrick Ryan (nella foto) dall’UCD Dublino sono gli ultimi, fatui, fuochi che si accendono a fil di sirena. Non arriva un laterale destro che pure, visto l’infortunio a Muldur, magari sarebbe servito, e non arriva nemmeno un attaccante in più tappare la falla aperta nel tridente dall’infortunio di Domenico Berardi, e chissà che la cosa non suggerisca qualche ottimismo circa il suo recupero.

Niente botti, insomma, ma nemmeno erano attesi: il Sassuolo, come noto, non ‘compra per comprare’, e nonostante questo inizio di campionato gli abbia tolto due asset non da poco ha preferito restare fedele alla politica perseguita già da quando – sembra ieri – il mercato aprì i battenti. Armand Laurentiè, già messo nel mirino da tempo, era un giocatore del Sassuolo già prima che il mercato chiudesse (e ha perso, per la cronaca, il numero 45, magari debutta a Cremona), Antiste era rincorso da tempo e certo del suo futuro neroverde da tempo, mentre gli altri innesti, gli uomini mercato neroverdi, li avevano già assicurati per tempo ad Alessio Dionisi. Alvarez, Erlic, Pinamonti, Thorstevdt in rigoroso ordine alfabetico, cui il duo francese il cui acquisto è stato ufficializzato mercoledi si è aggiunto prima dello scadere: certezze e scommesse, da incastrare su un gruppo che riparte, domenica da Crremona, con cinque punti in quattro gare e la consapevolezze che qualcosa ce lo si dovrà inventare in attesa che rientrino i big oggi in infermeria. E che il Sassuolo ha scelto di aspettare, senza cercare avventure dell’ultimo momento: per rincorrerle, all’occorrenza, ci sarà tempo a gennaio. Nel frattempo, l’auspicio è che i ‘nuovi’ si inseriscano del tutto (e finalmente incidano) e chi oggi è costretto a bordo campo possa rientrare. E in piena efficienza: non fosse così, si provvederà a gennaio, quando si apre l’altra ‘finestra’.

Stefano Fogliani