STEFANO FOGLIANI
Sport

Il Sassuolo impone la legge del più forte. Al Mantova non restano nemmeno le briciole

Partita mai in discussione con i neroverdi a segno due volte Laurienté. Tocca al subentrato Pierini chiudere sul 3 a 0

Laurienté festeggiato dai compagni di squadra dopo il gol segnato al Mantova. Con la doppietta di Mantova è a quota 12 gol

Laurienté festeggiato dai compagni di squadra dopo il gol segnato al Mantova. Con la doppietta di Mantova è a quota 12 gol

Modena, 8 febbraio 2025 – ‘Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, quello con la pistola è un uomo morto’. La pistola la sfodera il tecnico del Mantova, Davide Possanzini, opponendo al Sassuolo il gioco che il Mantova sa fare, ovvero possesso e fraseggio, ma il fucile ce l’ha Fabio Grosso. La sintesi? Mantova-Sassuolo 0-3. Voliamo alto con le citazioni solo perché vola alto il Sassuolo, cui la vittoria del Martelli garantisce la conferma del primato in classifica e un robusto +5 sul più immediato inseguitore, ovvero il Pisa, fermato a domicilio dal Cittadella.

Dentro il pomeriggio di Mantova c’è tutta la forza della capolista neroverde, sprigionata al cospetto di un avversario spinto da subito fuori dalla partita e mai apparso in grado di rientrarci, nonostante trame a loro modo pulite e il tentativo di contrastare, sul piano del gioco, un Sassuolo incontendibile. Che, aggredito solo timidamente, va a nozze e alla fine festeggia. Laurientè è il braccio – doppietta per il francese, prima che Pierini chiuda conti già chiusi nel recupero – ma la mente che manda in orbita il Sassuolo è una prova di maturità che vede i neroverdi imporre al Mantova una cifra tecnica extralarge, e ai virgiliani lascia solo le briciole. Due conclusioni di Burrai e Mancuso, con il Sassuolo già in vantaggio, un’altra di Galuppini quando il Sassuolo è già scappato: il Mantova è tutto qua, mentre la corazzata neroverde è ben altro. Cinico e baro come il destino, il Sassuolo, detta come detta, fa quello che vuole: passa al 19’ con Laurientè che capitalizza una percussione di Iannoni sulla destra, ripassa poco dopo l’ora di gioco con un colpo da biliardo del francese e tra un gol e l’altro impone la legge del più forte, e senza faticare troppo. Il Mantova palleggia cercando varchi che non trova, la squadra di Grosso maramaldeggia, mai in difficoltà e spesso in surplace. Il raddoppio neroverde chiude la contesa in anticipo e apre praterie nella metà campo avversaria a Iannoni e Lipani, mettendo il Sassuolo dietro la lavagna per quanto attiene alla concretezza, ma l’impressione che la gara possa sia in controllo diventa certezza, per la capolista, quando Moldovan si oppone, siamo al 40’ s.t., all’ultimo assalto del Mantova. Che cadrebbe per la terza volta sul gol di Mulattieri, annullato per un fuorigioco, e per la terza volta cadono quando Pierini regala al Martelli la specialità della casa, ovvero il gol del subentrato. Siamo al 94’, la gara è finita, la voglia del Sassuolo di stupire no. L’esterno ex Venezia si regala il decimo gol stagionale e va ad esultare sotto il settore ospiti, dove sono in parecchi a cantare ‘la capolista se ne va’.

Il tabellino

Mantova 0

Sassuolo 3

Mantova (4-2-3-1): Festa; Maggioni (14’ s.t. Radaelli), Brignani, Cella (45’ s.t. Redolfi), Giordano; Trimboli, Burrai; Bragantini (14’ s.t. Galuppini), Mancuso, Ruocco (14’ s.t. Fiori); Mensah (26’ s.t. Debenedetti). All. Possanzini (Sonzogni, Solini, De Maio, Wieser, Artioli, Muroni, Paoletti)

Sassuolo (4-3-3): Moldovan; Paz (27’ s.t. Toljan), Muharemovic, Lovato, Doig; Boloca, Ghion (21’ s.t. Obiang), Iannoni (27’ s.t. Lipani); Berardi, Moro (21’ s.t. Mulattieri), Lauriente’ (35’ s.t. Pierini). All. Grosso (Satalino, Pieragnolo, Romagna, Bonifazi, Odenthal, Volpato, Verdi)

Arbitro: Perenzoni di Rovereto (Di Gioia, Laudato, q.u. Bozzetto)

Reti: 19’ p.t. e 19’ s.t. Laurientè, 50’ s.t. Pierini

Note: ammoniti Iannoni, Paz, Obiang, angoli 3-3 rec. 1’ e 5’.

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