
"Dovremo soprattutto essere squadra: solo così riusciremo a determinare contro un avversario che ha l’entusiasmo della neopromossa, fin qua ha fatto bene e merita grande rispetto". La ripresa di campionato suggerisce al Sassuolo un incrocio non privo di suggestioni contro l’ex Di Francesco, l’allenatore che lo ha portato prima in A e poi in Europa, e al tecnico neroverde Alessio Dionisi tutte le insidie del caso. "Abbiamo voglia di far bene e dar seguito alla vittoria sul Verona, il gruppo è quasi al completo e nel corso della pausa – spiega l’allenatore toscano - abbiamo lavorato tanto e bene, ma dovremo fare in modo di far valere la nostra qualità contro un avversario molto ben organizzato, che tra l’altro in casa ha una marcia in più".
Ritrova Gregoire Defrel, Dionisi, ma perde Andrea Consigli – dal 1’ c’è Cragno - e dà per certo il debutto del nuovo acquisto Samu Castillejo ("non ancora al top della condizione, sarà comunque della partita, anche se non dal 1’") senza tuttavia svelare troppo di più su un undici che non prescinde anche dalle condizioni dei tanti rientrati dalle nazionali, "gli ultimi dei quali sono arrivati tra mercoledi e giovedi. Poi va bene così, ci mancherebbe, ma è ovvio – precisa Dionisi - che devo fare le mie valutazioni anche perché siamo solo alla quarta giornata, ma questa è già una gara importante". A occhio, al netto dell’inamovibilità del tridente formato da Berardi, Pinamonti e Laurientè e dal trio Pedersen, Toljan e Vina in lizza per due maglie sugli esterni di difesa, molto del Sassuolo dello Stirpe passa dalla trequarti.
Squadra più offensiva e fantasiosa con Bajrami, più fisica e guardinga con Thorstvedt: passa anche da quella scelta il tipo di gara che farà il Sassuolo, che allo Stirpe va, conclude Dionisi, "a fare la partita, per vincerla: abbiamo le nostre armi e vogliamo farle valere". Altre, di armi, le sta affilando il Difra, alla ricerca di quella che sarebbe la prima vittoria di sempre dei ciociari contro i neroverdi: out Harroui e Frattali, in corso di valutazione i ballottaggi in difesa tra Okoli e Monterisi e in attacco, dove Kaio Jorge potrebbe scalzare Cheddira, anche lui reduce dalla nazionale. 4-3-3 di prammatica per Eusebio, che sulla sua lavagna ha messo il circoletto rosso su Domenico Berardi ma non solo. "Lui – dice il Difra del genietto calabrese – è l’uomo in più, ma i neroverdi non li scopro certo io. Hanno grandissime potenzialità soprattutto in avanti, dove Dionisi può contare su più alternative di spessore tecnico e di qualità".
Stefano Fogliani