STEFANO FOGLIANI
Sport

Sassuolo, poker di ex negli States. Al Mondiale anche la meteora Viña

Oltre a Locatelli, Acerbi e Frattesi, alla manifestazione per club si rivede l’uruguaiano. E, in più, Orlandoni

Matias Viña, meteora al Sassuolo, si sta godendo il Mondiale per Club con il Flamengo

Matias Viña, meteora al Sassuolo, si sta godendo il Mondiale per Club con il Flamengo

Il primo fu Carl Valeri, centrocampista del Sassuolo di 15 anni fa, che difese i colori dell’Australia in Sudafrica nel 2010. L’ultimo Martin Erlic, tornato dal Qatar, nel 2022, con la medaglia di bronzo conquistata con la sua Croazia. Oggi, il Sassuolo che con qualche suo giocatore fu mondiale, deve accontentarsi del Mondiale per Club, e non di suoi tesserati, ma di qualche ex che tuttavia la sua, oltreoceano, sta provando a dirla con addosso le maglie delle big arruolate dalla Fifa in occasione della kermesse che si disputa, fino a metà luglio, negli Stati Uniti. Ma qualche nostalgico neroverdi, che magari per le big di casa nostra tifa, un’occhiata la darà, scorgendo nelle distinte dei 32 club iscitti qualche vago eco neroverde.

Nel Flamengo, ad esempio, con la maglia numero 17 sulle spalle c’è Matias Viña, laterale sinistro uruguaiano che a Sassuolo lasciò tracce tutt’altro che indimenticabili. Giusto 15 presenze, da inizio a metà della stagione scorsa, poi il ritorno alla Roma, che lo cederà poi al club brasiliano con cui Vina sta facendo il suo. Come il loro stanno facendo anche altri ex neroverdi, ovvero Manuel Locatelli, Francesco Acerbi e Davide Frattesi. Il primo fu alfiere imporrante del Sassuolo di Roberto De Zerbi che detiene, ad oggi, il record di punti fatto dai neroverdi in Serie A, passo alla Juventus dopo un tira e molla infinito nell’estate del 2021 dopo tre stagioni, 96 presenze e 6 gol e nella Juve è tuttora, come è tuttora dell’Inter Davide Frattesi, che il Sassuolo ha allevato ottenendone 72 presenze e 11 gol e soprattutto una plusvalenza record quando lo cedette all’Inter per oltre 30 milioni di euro (al Sassuolo ne era costati 5) tra prestito, riscatto e bonus.

Finita qui? No: in maglia nerazzurra c’è anche un certo Francesco Acerbi, difensore centrale che nel Sassuolo ha giocato – stabilendo il record di gare consecutive disputate dal 1’ – dal 2013 al 2018, spostandosi poi alla Lazio per 10 milioni di euro e da lì, tre stagioni fa, all’Inter. Detto che al Mondiale per Club eravamo sicuri di vedere anche Moldovan, rientrato all’Atletico Madrid per fine prestito ma non convocato dal club spagnolo, resta da aggiungere come il ‘poker’ di ex neroverdi di stanza negli Usa sia completato da Paolo Orlandoni, fino a un mese fa allenatore dei portieri del Sassuolo – è rimasto quattro stagioni, dalla gestione Dionisi a quella Grosso – che, richiamato da Cristian Chivu all’Inter, ha scelto di (ri)sposare il nerazzurro, cui Orlandoni ha legato peraltro le fasi più fulgide della sua quarantennale cerriera, cominciata nel vivaio milanese e proseguita poi tra campo e staff.

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