Sassuolo, un mese per conquistare l’Europa

Mercoledì contro il Napoli inizia la serie di cinque partite che decideranno se l’obiettivo di entrare nelle coppe sarà alla portata

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Comincia oggi, con il Sassuolo che mette nel mirino il Napoli per uno scontro diretto da non fallire, il mese decisivo per il campionato dei neroverdi. Lo si aspetta da ottobre, lo spartiacque che dirà se il Sassuolo lotterà per l’Europa o se dovrà, suo malgrado, accontentarsi di difendere, negli ultimi due mesi di campionato, quell’ottavo posto che ne farebbe comunque ‘la prima delle altre’, ovvero la migliore tra le 13 squadre che giocano quel campionato che non vale l’Europa, appannaggio delle ‘sette sorelle’. Ci siamo, insomma, e manco l’avesse sceneggiata un giallista, l’eurorincorsa dei neroverdi si gioca tutta da mercoledi al prossimo 20 marzo.

Il tour de force. Cinque gare in meno di 20 giorni, e avversari contro i quali eventuali passi falsi lasceranno segno profondo sulla classifica. Ci sono, in successione sul menu, Napoli, Udinese, Verona, Torino e la capolista Inter. Il Napoli sembra essere, insieme alla Lazio, l’unica delle ‘sette sorelle’ la cui posizione è contendibile e il Sassuolo lo ha già battuto all’andata, il Verona l’unica in grado di insidiare l’ottava piazza dei neroverdi – anche con l’Hellas i neroverdi sono in vantaggio negli scontri diretti – mentre tanto le trasferte contro Udinese e Torino sono, classifica alla mano, alla portata di un Sassuolo che tuttavia all’andata non riuscì a superare né la prima né la seconda. Chiude il percorso la trasferta contro l’Inter: da qui ad allora si saranno giocate altre quattro giornate: se il Sassuolo non scuote quelle, però, la visita all’attuale capolista varrà più per il prestigio che non per la classifica, anche perché allora mancheranno 10 turni alla fine. Poche per ‘ricucire’ svantaggio importante oggi, e che i neroverdi non possono permettere aumenti.

La rincorsa. La prova che siamo alla stretta decisiva la fornisce la classifica della stagione scorsa. Dopo la 28ma giornata le ‘sette sorelle’ occupavano i primi sette posti che occuperanno anche a fine stagione. Le quattro di testa (Juve, Inter, Atalanta e Lazio) resteranno tali, e lasceranno a Milan, Napoli e Roma le piazze dalla quinta alla settima. La classifica finale, insomma, la scrivono, storicamente, queste giornate, e non a caso furono quelle che la stagione scorsa videro il Sassuolo arrampicarsi dalla 12ma posizione delle 23ma giornata all’ottava della 28ma, poi difesa fino alla fine. Ovvio che, stante lo svantaggio rispetto alla settima, serve che qualcuno davanti ‘buchi’, altrettanto ovvio che il Sassuolo deve metterci del suo per avvicinarsi all’eurotreno e provare a saltare su un vagone in corsa.

L’ostacolo. Le gare ravvicinate, tuttavia, mica aiutano sempre il Sassuolo, non nel 2021, almeno. Se a fine 2020 la transizione natalizia (quattro gare in 12 giorni) funzionò complici 7 punti, figli di una sconfitta, un pari e due vittorie, il 2021 racconta altro. E dice che il Sassuolo, quando è chiamato a partite ravvicinate, rallenta. La prova? Recente: gennaio mandò in campo i neroverdi cinque volte in due settimane, Coppa Italia compresa. Risultato? Una vittoria contro il Genoa e un pari contro il Cagliari, poi solo sconfitte. Contro Juventus e Atalanta, ok, ma anche contro la Spal in Coppa Italia.

Stefano Fogliani