Sassuolo verso il ritiro tra mille incognite

La squadra si prepara al rientro di gennaio: deve ritrovare gioco, recuperare Berardi e gestire l’assalto delle big a caccia di ’gioiellini’

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Le due settimane di vacanza sono finite: il Sassuolo ha ricominciato a lavorare ieri al Mapei Football Center dove il gruppo, agli ordini di Alessio Dionisi, ha ripreso confidenza con il campo non senza confrontarsi anche, immaginiamo, sul tanto che i neroverdi avranno da fare sia da qui al 4 gennaio, quando ricomincia il campionato, che dal 4 gennaio in avanti, per dare un senso compiuto ad una stagione fin qua ragionevolmente deludente. La pausa non potrà non giovare ad una squadra che è arrivata alla sosta con il fiatone, organico ridotto e uno score deprimente (un punto in quattro gare) ma è di tutta evidenza come la ripresa di ieri non sia priva di incognite che vanno dalla necessità di ritrovare gioco e risultati e quei protagonisti fin qua frenati dagli infortuni e si allungano fino alle voci di mercato che, inevitabilmente, hanno già cominciato a girare con una certa insistenza.

IL MOMENTO. Sedici punti in 15 giornate, quindicesimo posto: la prima tranche del campionato impone accelerazione ai neroverdi, che come detto hanno viaggiato su ritmi accettabili fino all’ottava giornata, marciando alla media di 1,5 punti a partita, ma poi ne hanno fatti 4 nelle sette che li hanno portato alla pausa. Denotando, soprattutto in occasione delle trasferte di Empoli e Bologna, un’allarmante passività e una difficoltà a trovare il gol che li ha ulteriormente penalizzati, facendo perdere al gruppo quelle certezze faticosamente costruite nel corso dei primi due mesi della stagione. Starà a Dionisi restituirle ai suoi.

I PROTAGONISTI. Il Berardi sorridente ritratto dai social neroverdi è la migliore ipoteca sul Sassuolo che verrà. Perché il Sassuolo, il suo miglior giocatore, lo ha avuto a disposizione solo fino a fine agosto e la mancanza del suo miglior giocatore, il Sassuolo, l’ha sentita eccome. La pausa darà modo al telentino calabrese di ritrovarsi appieno e, a occhio, dovrebbe permettere a Dionisi di recuperare anche Muldur e Defrel (il primo out da Ferragosto, il secondo da settembre) e garantire i minuti necessari a restituirlo ai suoi standard anche a Traore, fin qua quantomeno intermittente. Poi c’è Pinamonti: i suoi tre gol sono bottino scarno, ma il debutto in nazionale avrà dato, auspicabilente, al centravanti di Cles una spinta in più.

IL MERCATO. Comincia a gennaio, ma è variabile che peserà, e non tanto perché il Sassuolo abbia in mente manovre in entrata storicamente nemiche della politica societaria, quanto perché i ‘gioielli’ neroverdi sono di solito parecchio attenzionati – Frattesi su tutti, ma anche Traore piace parecchio in giro, e si parla di richieste anche per Henrique e Ayhan – e il gran parlare che se ne fa, magari come possibili affari da rimandare a giugno ma le cui basi si possono gettare da qui a febbraio è difficile aiutino a restare concentrati a dovere su un Sassuolo che mai come adesso ha invece bisogno di gente che si ricompatti e faccia quadrato per ricominciare il campionato in modo opposto a come lo ha finito.