Sciopero in vista per domenica, l’imbarazzo delle società

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Il buon senso non abita certo dalle parti della Lega Pro. Se non fosse iniziato l’autunno da qualche giorno, ci troveremmo a parlare della solita estate all’italiana, delle sconvolgenti decisioni tutte da comprendere e di scioperi dei quali, onestamente, almeno quest’anno avremmo fatto a meno. E invece no. L’Associazione Italiana Calciatori ha scelto di non scendere in campo nel prossimo weekend di Serie C, il primo della nuova stagione calcistica. I motivi? Presto spiegati: "Preso atto dell’impossibilità di raggiungere un’intesa con la Lega Pro – si legge nel comunicato ufficiale dell’Aic - sul regolamento del minutaggio dei giovani e l’abolizione delle liste dei giocatori utilizzabili, conferma che i calciatori non scenderanno in campo sabato 26 e domenica 27 settembre prossimi. L’azione di protesta nasce dall’inspiegabile passo indietro della Lega Pro, rispetto al regolamento in vigore nella precedente stagione sportiva".

Tutto condivisibile, certamente. La chiusure delle liste a 22 ha penalizzato club e soprattutto quei giocatori rimasti senza squadra. Le stesse società ne hanno lamentato le tempistiche assurde e il mancato preavviso. A tal proposito, anche la posizione del Modena è tra l’imbarazzo e l’impotenza totale, secondo quanto filtra da viale Monte Kosica. L’Aic non vuole giocare, la Lega sì. Come deve comportarsi un club ora? La risposta arriva dal presidente Ghirelli (foto): "Mi auguro, anzi sono certo che nel weekend le società e i calciatori scenderanno in campo – ha detto Ghirelli - non giocare sarebbe veramente incredibile, significherebbe assumersi una responsabilità enorme vista la difficile situazione attuale". Ai posteri l’ardua sentenza, ma la trasferta di Gubbio pare davvero a rischio e l’ipotesi di slittamento alla seconda giornata è concreta più che mai. Il Modena esordirebbe in casa con la Vis Pesaro domenica 4 ottobre.

a.t.