Scontri diretti e primi fischi Modena, pausa per riflettere

Un calo sempre più evidente cominciato con la sconfitta contro il Palermo. La squadra si è inceppata, ma la sosta potrebbe restituire giocatori più in forma

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di Alessandro Troncone

Se, nelle primissime uscite di questo campionato, era giusto evidenziare le prestazioni comunque positive nonostante i risultati, quel che ora emerge più di ogni altra cosa è che stanno mancando in primis proprio le prestazioni. Insomma, senza girarci troppo intorno, il calo è apparso lampante dal brusco stop imposto dal Palermo, senza voler tenere conto del finale di Pisa, altro momento piuttosto importante dell’ultimo periodo modenese.

Nei due appuntamenti casalinghi (con rosanero e Perugia), in particolare nei secondi 45 minuti, si è notato un Modena incapace di spingersi oltre, con l’apporto di un tifo che mantiene sempre la sua media di 8mila spettatori e più. Ecco, la mancanza di occasioni limpide, concrete, lascia un filo di preoccupazione. La lascia, soprattutto, se consideriamo che erano pure scontri diretti. Ed è questo l’altro tallone d’Achille del Modena attuale. Appena due le partite vinte con avversari che stanno (o stavano) lottando per le zone caldissime: Ascoli e Como. Due soli punti tra Perugia, Cittadella, Pisa, Cosenza e Palermo, bottino magrissimo se non altro per un motivo abbastanza semplice. I punti per la salvezza vanno ricercati ovunque, e ci mancherebbe. Ma è da queste partite che passa, la maggior parte delle volte, il destino di una formazione ’costretta’ in qualche modo a soffirire di sabato in sabato, dai faccia a faccia con chi gioca per la vita o la morte sportiva.

A cosa potrà servire la pausa? A due cose in particolare. La prima, a recuperare energie nervose importanti. I primi fischi caduti dagli spalti devono rappresentare una spia accesa, non in senso prettamente negativo ma analizzandone i lati potenzialmente positivi. Il Modena pare si sia un attimo appiattito e spronarlo a rialzare testa e gambe non può fare che bene. La seconda, a recuperare uomini chiave ora chiamati ad un ruolo di maggior responsabilità. Azzi e Falcinelli su tutti, le due note forse più stonate di sabato, deludenti per motivi differenti. Il brasiliano (lo ricordiamo sempre, al suo primo campionato di B) fatica a far congiungere fase offensivo e fase difensiva, ma è pur sempre giocatore dalle qualità uniche nell’uno contro uno. Il secondo, paga una condizione fisica non ottimale e una fase di gioco che non lo vede mai fronte alla porta. Carne al fuoco ce n’è. Senza dimenticare che alla ripresa il Modena avrà due trasferte, con Parma e Spal. E lontano dal Braglia Tesser ha conquistato solo 4 dei suoi 14 punti, rendimento peggiore solo davanti a quello del Como (2 punti).