Squalifica dimezzata, Leal può riscattarsi

Sarà in campo domenica in gara 4. Il reclamo dell’avvocato Benazzi Piani ha limitato i danni. Yoandi si è scusato per il proprio gesto

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Ci sono voluti sette giorni per arrivare alla soluzione che più o meno tutti avevano ipotizzato, e resta da capire come mai l’analisi di quanto accaduto in gara 1 abbia portato via così tanto tempo, quando pareva essere chiara fin da subito esattamente come ricostruito dalla sentenza d’appello. La squalifica inflitta a Yoandy Leal è stata ridotta da quattro a due giornate: il martello cubano tornerà regolarmente al suo posto domenica prossima al PalaPanini per gara 4. Dopo illazioni, accuse reciproche e il ricorso presentato da Modena Volley è arrivata finalmente la pietra tombale sulla questione. Nel dispositivo della Corte Sportiva d’Appello si legge come sia stata parzialmente accolta la tesi difensiva redatta dall’avvocato Marco Benazzi Piani. In particolare si rendono noti i contenuti della deposizione del giocatore: Leal si è scusato per il proprio gesto, ha ammesso l’errore, riconducendolo a "un moto d’ira causato dalle continue provocazioni subite dall’avversario Dragan Travica culminate, a suo dire, in una pesante offesa a sfondo razziale, precisando inoltre di aver soltanto tentato di colpire il giocatore della Sir Safety Conad Perugia Dragan Trvica, senza riuscirvi e di non aver aggredito né spintonato volontariamente l’atleta Mengozzi".

Prendendo atto della deposizione di Leal e anche di quella di Catia Pedrini, il giudice di secondo grado ha voluto premettere che "nessuna prova è emersa né è stata fornita dai ricorrenti sulla presunta offesa a sfondo razziale". Nello spiegare la riduzione della sanzione poi, la Corte Sportiva d’Appello si rifà alle immagini televisive che confermano come Travica abbia cercato "un casus belli" e come allo stesso tempo la spinta a Mengozzi non fosse frutto di un’aggressione deliberata ma di un gesto privo di intenzionalità. Non è mancato il commento alla sentenza da parte della Sir Safety Conad Perugia, che si è soffermato sull’assenza di prove riguardo il presunto insulto razziale: "In relazione alle strumentali, gravissime e fantasiose accuse di "provocazioni razziste" rivolte da alcuni tesserati della Società Modena Volley, in diverse sedi, nei confronti del Campione Dragan Travica – si legge – la società Sir Safety Conad esprime la massima solidarietà al proprio giocatore. Sir Safety Conad Perugia, dunque, valuterà assieme al proprio tesserato Dragan Travica le azioni più idonee a tutelare le rispettive posizioni, in ogni sede competente, nei confronti di tutti i tesserati della Società Modena Volley e di qualsiasi altra persona avrà dato infondatamente luogo alle accuse di razzismo nei confronti di Dragan Travica o ne risulterà aver alimentato la diffusione". Chi pensava che il clima si sarebbe raffreddato deve ricredersi.

Alessandro Trebbi